Le mascherine FFP2, divenute d’obbligo in Italia in alcuni precisi contesti (cinema, teatri, stadi, ma anche sui mezzi pubblici senza il distanziamento garantito o a bordo di treni e aerei), rappresentano un valido strumento di difesa dalle offensive invisibili agli occhi sferrate dal virus SARS-CoV-2 e dalla sua variante Omicron, estremamente contagiosa. A confermarlo con dati scientifici inoppugnabili è uno studio pubblicato nel mese di dicembre dall’organizzazione di ricerca tedesca “Max Planck Institute”, dal quale è emerso che, se si prendono due persone che distano l’una dall’altra tre metri (una non vaccinata e l’altra positiva al Coronavirus), in meno di cinque minuti la persona senza vaccino verrà infettata con quasi il 100% di certezza, ma se quelle stesse persone indossano in modo corretto le mascherine FFP2, il rischio di contagio si riduce allo 0,1%.



In riferimento a quest’ultimo dato, vi è un’ulteriore precisazione: in caso di FFP2 estremamente aderenti al volto, il rischio massimo di infezione dopo 20 minuti sarà di poco superiore all’uno per mille, anche a una distanza più ravvicinata rispetto ai tre metri sopra menzionati. In caso, però, di dispositivi filtranti indossati in maniera errata, la probabilità di infezione aumenta fino al 4%.



MASCHERINE FFP2, UN VALIDO ALLEATO CONTRO IL CORONAVIRUS

Non è tutto: un altro recente lavoro di ricerca, pubblicato su Jama Interna Medicine, ha eseguito un confronto fra le differenti capacità di filtraggio possedute dai vari tipi di mascherine, rilevando che quelle di stoffa o chirurgiche hanno un’efficienza nel contenere le particelle virali che oscilla tra il 26% e il 79%, mentre le mascherine FFP2 possiedono una capacità di filtraggio del 98,4%.

Come ribadito dal “Corriere della Sera”, le FFP2 hanno maggior capacità filtranti, se paragonate alle normali mascherine chirurgiche e sono protettive tanto nei confronti degli altri, quanto verso chi le indossa. Esse, infatti, sono caratterizzate dalla capacità di garantire un livello di protezione all’individuo che le fa aderire correttamente al proprio volto pari a oltre il 90%, mentre le classiche chirurgiche hanno dimostrato di essere molto altruiste e di salvaguardare gli altri, ma ben poco i diretti interessati (20% di protezione massima).