Proseguono senza sosta i controlli dei carabinieri del Nas, con l’obiettivo di contrastare la commercializzazione dei dispositivi di protezione facciale, più comunemente note come mascherine, non conformi alle varie normative e direttive dell’Unione Europee ed italiane. Basti pensare, come fanno sapere gli stessi militari dell’Arma tramite apposito comunicato, che negli ultimi giorni sono state sequestrate più di 360 mila mascherine di varia tipologia, leggasi quelle chirurgiche e quelle filtranti di tipo Ffp2, per un valore commerciale decisamente ingente, superiore alle 700 mila euro. Come spiegano ancora i Nas, le maggiori irregolarità riscontrate sono state la commercializzazione di materiale di protezione senza il marchio CE, obbligatorio affinchè un prodotto venga venduto sul territorio dell’Unione Europea. Numerose anche le mascherine che venivano vendute con una falsa dichiarazione di conformità.
MASCHERINE IRREGOLARI: SEQUESTRATI ANCHE 180 TEST NON CONFORMI
E ancora, commercializzate mascherine prive delle informazioni minime sul prodotto, oppure, con info soltanto in una lingua straniera (quindi, non in italiano), in aperto contrasto con le norme del codice del consumo. Nei vari controlli del Nas sono stati sequestrati anche 180 test per la diagnosi rapida per covid-19, anche in questo caso, privi delle informazioni in lingua italiana. Il sequestro appena reso pubblico è solamente l’ultimo di una lunga serie di irregolarità riscontrate dalle forze dell’ordine negli ultimi due mesi, da quando cioè è scoppiata l’epidemia da coronavirus. Numerosi sono stati infatti i venditori trovati a vendere prodotti a prezzi esorbitanti, sia negozi fisici quanto online. E ancora, materiale irregolare e potenzialmente dannoso per la saluta, oppure, mascherine spacciate Ffp2 o Ffp3 senza però i requisiti necessari, nonché venditori ambulanti che “spacciavano” prodotti, ovviamente non conformi, alle varie stazioni di metro, bus e treni.