Il professor Massimo Galli è stato intervistato stamane dall’Adnkronos per parlare della diatriba riguardante l’utilizzo delle mascherine alla maturità. Secondo il noto camice bianco, ex primario di malattie infettive del Sacco di Milano, avrebbe senso indossarle in occasione degli scritti e lasciare liberi i ragazzi durante l’orale: “Agli esami di maturità richiedere ai ragazzi di portare la mascherina agli scritti e toglierla, con le ragionevoli distanze, agli orali, ha senso. Anche durante lo scritto, comunque, potrebbe essere tolta se le distanze e le condizioni di aerazione sono accettabili. Mi ricordo di aver fatto la maturità nel corridoio della mia scuola con un distanziamento notevole tra un banco e l’altro. In una situazione così, oggi non ci sarebbe bisogno di portarla”.



Secondo Galli è fondamentale rispettare il distanziamento, una condizione basilare per quanto riguarda la lotta ai virus respiratori come appunto il covid: “Bisogna rispettare in ogni caso i limiti per quanto riguarda le distanze e le norme di igiene che abbiamo imparato a conoscere ormai a menadito. L’orale senza mascherina potrebbe essere discutibile e pericoloso per i docenti che devono ascoltare più ragazzi, in successione. Ma si tratta comunque di colloqui brevi e, con qualche debita attenzione al momento dell’interrogazione, della mascherina si può fare a meno”.



MASCHERINE ALLA MATURITA’, BASSETTI: “ASSURDO QUANTO STA ACCADENDO…”

La pensa invece in maniera diametralmente opposta un altro noto camice bianco italiano, Matteo Bassetti, che sempre all’Adnkronos ha spiegato, a proposito delle mascherine alla maturità: “È assurdo che, nella stessa scuola dove siamo andati a votare, iniziano le prove di terza media e poi la maturità. Ieri c’erano, sbagliando, anziani e fragili senza mascherina, perché era fortemente raccomandata. Invece i ragazzi di 13 anni e 18 anni devono obbligatoriamente metterla”.

E a proposito dell’opzione sì allo scritto e no all’ora, il primario di malattie infettive del San Martino di Genova specifica: “Continuare la tiritera ‘sì allo scritto e no all’orale’ non lo condivido ed è demenziale. Mi dispiace se qualche collega la sostiene, io non comprendo le ragioni. I ragazzi così hanno messaggi fuorvianti. Mi auguro che tanti maturandi vogliano fare poi i medici, per sentire quello che davvero dice la scienza. La mascherina alla maturità va levata, questo dovrebbe dire un ministro serio”.