COSA HA DECISO IL CDM: PROROGA MASCHERINE, RIFLESSIONE SUI VOLI

Il CdM ha varato una proroga per l’obbligo di mascherine FFP2 sui trasporti dal 16 giugno fino al 30 settembre: la decisione era nell’aria dopo le insistenti richieste del Ministro della Salute Roberto Speranza, avvenute negli scorsi giorni.

Decadono poi le regole sulle mascherine in tutti gli altri settori (dunque anche alla Maturità), ad esclusione appunto di trasporti, Rsa e ospedali, tutto come emerso nei rumors prima del Consiglio dei Ministri odierno. Secondo quanto riportato dall’Adnkronos in merito a fonti qualificate interne al Governo, nel corso della riunione si è deciso una ulteriore valutazione sull’obbligo di mascherine su aerei e mezzi pubblici: nel secondo caso, il Governo sembra tirare dritto e approvare l’obbligo non solo sui treni a lunga percorrenza ma anche su mezzi a pubblici e treni regionali. Sui voli invece, la richiesta del ministro del Turismo Massimo Garavaglia (Lega) è quella di valutare l’eventuale abbandono dell’obbligo di mascherine in quanto a livello europeo regola ormai abbandonata quasi da tutti i Paesi. Durissima la posizione presa dal vicepresidente di Italo e fondatore di Itabus, Flavio Cattaneo, contro le dichiarazioni del consigliere di Speranza – Walter Ricciardi – in merito all’allarme generale se si dovessero abbandonare le mascherine: «Lasciano sconcertati le indicazioni del professor Ricciardi che dall’alto della sua posizione, evidentemente non toccata da guerre e pandemie, continua a sostenere le ragioni dei Pasdaran della mascherina. Una scelta che porta con se ingenti danni ecomomici per una bella fetta di cittadini. Danni di diverso tipo ma non meno pesanti di quelli sanitari. Siamo l’unico paese al mondo che ancora impone le mascherine, in alcuni settori specifici oltre a tutto e non in altri, creando confusione tra i cittadini e, devo dire con franchezza, senza alcun risultato tangibile rispetto al resto del mondo». Secondo ancora il n.2 di Italo, «Penso infatti di poter dire con un buon livello di approssimazione che i contagi salgono e scendono nel mondo indipendentemente dalla mascherina – conclude – Mentre crescono in modo esponenziale i danni economici e le difficoltà che interi settori devono ancora affrontare per questo atteggiamento. Speriamo che il premier non si faccia influenzare da queste cassandre che sono foriere di sciagure ulteriori per il nostro paese».



CDM OGGI, VERSO PROROGA OBBLIGO MASCHERINE: ECCO DOVE

È in corso la nuova riunione del Consiglio dei Ministri per valutare, tra gli altri interventi, le decisioni sul fronte mascherine e regole Covid: come noto, con oggi 15 giugno scade il precedente Decreto che imponeva l’obbligo di dispositivi di protezione in ancora molti locali al chiuso (cinema, teatri, concerti al chiuso, palazzetti, trasporti in generale).



In teoria, il CdM dovrebbe confermare tale “fine emergenza” da domani, con un distinguo però emerso nelle ultime ore: alla riunione di Palazzo Chigi si collegherà infatti il Ministro della Salute Roberto Speranza, in quanto risultato tra l’altro positivo al Covid-19 giusto stamattina, che ribadirà la sua contrarierà a definire del tutto conclusa la fase di attenzione alla pandemia. In particolare, come pre-annunciato ieri dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, si va verso l’obbligo di mascherine FFP2 ancora sui trasporti fino alla fine dell’estate. «L’ipotesi è di prevedere un prolungamento dell’utilizzo della mascherina fino a fine settembre. Sono luoghi spesso particolarmente affollati e avere ancore un po’ di prudenza può essere positivo. Così come per gli ospedali e le Rsa anche qui si va verso un prolungamento dell’obbligo fino a fine settembre», ha spiegato ieri a Radio Capital il vice di Speranza. Lo stesso vale per Rsa, ospedali e luoghi di lavoro laddove «non si riesce a mantenere la distanza di sicurezza dai colleghi». Ora vediamo nel dettaglio però quello che potrebbe cambiare oggi nel CdM con il nuovo Decreto/ordinanza pronti ad essere siglati dal Ministro della Salute.



MASCHERINE COVID: COSA CAMBIA DA DOMANI

In generale potremmo dire che da domani 16 giugno decadono la maggior parte delle regole che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due anni e mezzo non vi sarà più traccia, quantomeno per il momento. Dopo le forti liti negli scorsi giorni sul fronte mascherine, prime per il voto delle Elezioni e poi per la Maturità 2022, il punto di “accordo” trovato nel Governo sarebbe quello di eliminare l’obbligo di mascherine dovunque se non su trasporti, Rsa e ospedali.

Ciò significa che da domani la mascherina anti-Covid viene solo consigliata-raccomandata a scuola per tutti gli esami in vista (Terza Media e Maturità), così come per la ripresa a settembre delle lezioni. Via l’’obbligo anche in cinema, teatri, palazzetti e tutti i luoghi al chiuso: l’obbligo dovrebbe infatti essere sostituito da una raccomandazione. Tanto nei lavori privati quanto nel pubblico le regole le medesime: si prevede che la mascherina debba essere indossata in tutte le situazioni di rischio, questo almeno fino al 30 giugno quando scadrà l’accordo siglato da Ministro PA, Ministro del Lavoro e parti sociali. Il 15 giugno scade anche l’obbligo di vaccinazione per gli over-50, i lavoratori della scuola e delle forze dell’ordine: la legge non sarà prorogata, anche se le sanzioni da 100 euro continueranno ad arrivare per chi non fosse ancora in regola con le tre dosi di vaccini ricevute. L’unica categoria di lavoratori per la quale l’obbligo arriverà fino alla fine dell’anno è quella del comparto sanità. Sul fronte trasporti, come già detto (salvo sorprese in CdM oggi), il Governo prorogherà fino al 30 settembre l’obbligo di mascherine FFP2 su bus, metro, tram, treni locali, treni a lunga percorrenza, aerei, navi.