Scoppia il caso delle mascherine rosa nella polizia. Gli agenti stanno ricevendo ultimamente una serie di forniture nuove di Ffp2 di colore rosa, una colorazione che non sta bene al sindacato della stessa polizia, che è di conseguenza insorto. Secondo il Sap, infatti, si tratta di dispositivi di protezione che risultano essere “indecorosi” poiché il colore “risulta eccentrico rispetto all’uniforme e rischia di pregiudicare l’immagine dell’Istituzione”. Lo stesso sindacato ha quindi chiesto un intervento del capo della polizia di modo da poter avere mascherine “coerenti con l’uniforme”.



Ma vediamo nel dettaglio la lettera che il Sap ha inviato al prefetto Lamberto Giannini, capo della polizia, così come pubblicato dai colleghi di TgCom24.it: “Con la presente portiamo alla Sua attenzione l’inusuale fornitura di mascherine FFP2 di colore rosa che sta avvenendo in numerose Questure tra le quali Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia. Non si conoscono le ragioni sottese all’acquisto di mascherine di un colore che dovrebbe apparire prima facie non consono alla nostra Amministrazione e suscita perplessità la scelta di approvare tale acquisto”.



MASCHERINE ROSA ALLA POLIZIA, PAOLONI: “NON E’ UN PREGIUDIZIO VERSO IL COLORE”

Stando a quanto denunciato dal sindacato di polizia, a ormai due anni dall’inizio della pandemia di covid, “risulta difficile immaginare difficoltà nell’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale che rappresentano, come noto, uno dei principali strumenti volti al contrasto della diffusione del virus. Appare altresì chiaro che la rilevanza delle funzioni svolte dalla polizia di Stato impone all’Amministrazione di preservare il decoro dei propri operatori, evitando che gli stessi siano comandati a svolgere attività istituzionale con dispositivi di protezione di un colore che risulta eccentrico rispetto all’uniforme e rischia di pregiudicare l’immagine dell’Istituzione”.



In ogni caso Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, fa sapere che il ‘rifiuto’ delle mascherine rosa non è per una questione di pregiudizio: “Il problema nasce dal fatto che l’uso dell’uniforme è regolamentato. Sulla base del giuramento fatto, è necessario anche che gli indumenti vengano portati con decoro e rispetto per l’Istituzione a cui si appartiene. Reputiamo dunque che colori che non siano coerenti con la divisa diano una parvenza di minore autorevolezza, sempre tenendo presente il particolare periodo storico e il pregiudizio che alcuni nutrono nei confronti delle Forze dell’Ordine”.