I maschi sono a rischio estinzione? Il mondo della scienza ha riscontrato una diminuzione del cromosoma Y in numerosi mammiferi, esseri umani inclusi, e il team di Asato Kuroiwa, biologa dell’Università di Hokkaido in Giappone, ha iniziato ad analizzare la situazione nel ratto spinoso di Amami (Tokudaia osimensis), il quale ha perso il cromosoma Y (quello che determina il sesso maschile), senza tuttavia estinguersi. Com’è possibile? Del resto, per qualsiasi mammifero la perdita del cromosoma Y decreterebbe l’estinzione non soltanto dei maschi, ma anche della specie, data la conseguente impossibilità di riprodursi.
Gli studiosi nipponici, tuttavia, hanno scoperto che uno dei cromosomi del topo si è evoluto in un nuovo cromosoma sessuale maschile. Lo studio, pubblicato su “PNAS” (rivista scientifica, ndr) il 28 novembre scorso, ha mostrato l’evoluzione del ratto spinoso. Come spiega il “Corriere della Sera”, “nei ratti maschi, una delle due copie del cromosoma 3 ha una regione duplicata, proprio accanto al gene SOX9, il gene che innesca lo sviluppo dei testicoli. Ciò significa che il cromosoma 3, con la duplicazione, è diventato un ‘proto-Y’, mentre la versione senza la duplicazione è un ‘proto-X’. Nella popolazione di ratti in cui è presente la duplicazione, i maschi ci sono ancora, nonostante l’eliminazione del cromosoma Y. In pratica, la natura ha fabbricato un sostituto”.
I MASCHI SONO A RISCHIO ESTINZIONE? LA SCOPERTA DI UN TEAM DI STUDIOSI DEL GIAPPONE
Nel suo studio, Kuroiwa ritiene che, per ciò che concerne l’evoluzione futura della specie senza il cromosoma Y e la possibile estinzione dei maschi, sia plausibile che i cromosomi proto-X e proto-Y si evolvano nel tempo lungo le stesse linee di X e Y, sostituendone le funzioni.
Ai microfoni del “New Scientist”, Jenny Graves de “La Trobe University” di Melborne ha chiarito che il cromosoma Y umano andrà perso in 10 milioni di anni e Kuroiwa si è detta concorde con questa teoria. Insomma, il cromosoma Y sparirà completamente, ma questo non significa che i maschi e gli esseri umani vadano incontro all’estinzione, visto quanto verificatosi nel ratto spinoso di Amami.