Maschio Angioino di Napoli, chiuso due ore al giorno
Al Maschio Angioino di Napoli nessun dipendente parla fluentemente inglese e nelle giornate di giovedì 7 e sabato 9 luglio 2022 rimarrà chiuso per due ore. A dirlo sono gli stessi dipendenti della biglietteria al Mattino, rivelando che sono “stufi di non essere ascoltati”, supportati da Cisl. Diversi i temi sul tavolo per lo sciopero, dai carichi di lavoro eccessivi, alle mansioni fuori contratto, passando anche per l’assenza di personale amministrativo e contabile.
“Non abbiamo una divisa, un tesserino e sono mesi che chiediamo il supporto di un operatore turistico addetto alla comunicazione in lingua straniera”, raccontano i dipendenti addetti alla biglietteria del Maschio Angioino di Napoli. Nessuno di loro quattro parla inglese e, oltre ad essere un problema per loro, è anche un impedimento per i turisti in visita ad uno dei simboli di Napoli. “L’obiettivo sarebbe quello di fornire un servizio migliore al turista”, spiega Agostino Anselmi, coordinatore dell’area funzionale di Cisl, sempre al Mattino. I turisti si trovano spesso ad arrangiarsi per cercare di farsi capire in biglietteria, e nelle giornate di sabato manca anche il personale amministrativo, costringendo i dipendenti a fare spallucce nel caso qualche turista chieda di parlare con “un superiore”.
Maschio Angioino di Napoli chiuso, dipendenti con troppe funzioni?
Il Maschio Angioino di Napoli, insomma, nelle giornate di giovedì 7 e sabato 9 chiuderà per due ore, tra le 13 e le 15, per uno sciopero che smuova l’amministrazione dell’attrazione turistica. “La mobilitazione porterà qualche disagio ai turisti”, ammette sempre Anselmi al Mattino, “ma si è resa necessaria”, dato che l’amministrazione sembra essere indifferente alle richieste dei dipendenti addetti alla biglietteria.
A staccare i tagliandi al Maschio Angioino di Napoli sono quattro dipendenti, tutti ex lavoratori socialmente utili e che rientrano nelle categorie operaie. Per loro stessa ammissione, nessuno parla inglese e neppure nessun’altra lingua straniera, ma è da tempo che chiedono la presenza di un interprete al loro fianco. Oltre a questo, le mansioni di cui sono incaricati sembrerebbero andare ben oltre lo staccare biglietti e accogliere i visitatori. La sera pare che spetti a loro fare cassa e chiudere i conti, seppur sia un compito a cui dovrebbe assolvere un contabile, o un amministrativo, e non sono previsti indennizzi per le mansioni aggiuntive. Il sabato gli amministratori non sono presenti e anche questo crea ulteriori disagi a dipendenti e turisti.