Un nuovo “caso” a metà tra il politico e il “sociale” scoppia nella città di Massa in Toscana dove da qualche giorno è stato approvato un nuovo regolamento di decoro e polizia urbana dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco della Lega Francesco Persiani: nasce tutto dal tweet di ieri di Alessandro Gassman – spesso in aperta critica contro il governo gialloverde e la sindaca della sua città, Roma, Virginia Raggi – dove l’attore esprime tutta la sua disapprovazione per le novità in arrivo da Massa, «il nuovo “regolamento” del comune di Massa prevede multe per chi mendica e per le donne che vestono in modo provocante..#ricoveratelaSindaca». Il web esplode tanto in chi si dice del tutto indignato dalle decisioni del Comune – tra i provvedimenti più discussi il divieto a vestiti provocati e allusivi, chiedere l’elemosina, dare da mangiare ai piccioni o sciacquarsi a una fontana pubblica – e tanto per la gaffe fatta da Gassman visto che il sindaco di Massa in realtà è un uomo, per l’appunto Francesco Persiani. All’attore hanno però risposto altre star come Fiorella Mannoia, «Ditemi che è uno scherzo. I cittadini di Massa accettano tutto questo?», o anche l’attivista per diritti LGBT esponente del Pd Paola Concia.



I DIVIETI DI MASSA E LE POLEMICHE CONTRO ALESSANDRO GASSMAN

Le repliche dal Comune di Massa alle critiche mosse da Alessandro Gassman arrivano in tandem, prima con il vicesindaco e poi direttamente con il leghista che guida l’Amministrazione di Centrodestra. «Che un attore famoso spari sentenze a casaccio senza nemmeno informarsi, è veramente troppo. Caro Alessandro Gassman, noi cerchiamo di contrastare i reati di prostituzione e l’accattonaggio molesto per tutelare i cittadini e la convivenza civile. Fai l’attore, va! Se proprio ti sta a cuore il nostro regolamento, passa di qua che te lo spiego meglio, così la prossima volta non fai figuracce», scrive su Facebook il vice sindaco Andrea Cella. Poi è direttamente Persiani ad intervenire in prima persona, contattato dal Tirreno, contro gli attacchi di Gassman e dei tanti contestatori in queste ultime ore: «Il regolamento ricalca quello precedente (varato dal centrosinistra), noi abbiamo solo contestualizzato il divieto di alcuni comportamenti specifici come l’accattonaggio molesto e la prostituzione. Valuto azioni legali nei confronti di chi danneggia l’immagine della città». Come ben riporta il Tirreno, nel nuovo regolamento cittadino di Massa è affidato agli agenti della Polizia municipale tanto il controllo sull’elemosina “eccessivamente molesta” quanto per gli abiti succinti: si legge nel regolamento «Fatta salva la normativa vigente è vietato andare in pubblico con abbigliamenti o atteggiamenti che possano offendere la decenza o il pubblico decoro quali, a titolo esemplificativo, mostrarsi a torso nudo oppure in bikini o reggiseno».

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