Sono passati 44 anni dal massacro del Circeo, uno dei casi di cronaca più agghiaccianti della storia italiana. Donatella Colasanti e Rosaria Lopez furono attirate con l’inganno in una villa, stuprate e torturate (fino alla morte, purtroppo, Rosaria) da Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira. Letizia Lopez ha ripercorso il dramma in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, spiegando come venne a conoscenza della notizia della morte della sorella: «Ero a Palermo, incinta di mia figlia. Ricordo tutto, minuto per minuto. Il 1° ottobre 1975, appena svegliata, mi sentivo agitatissima. Avevo percepito qualcosa. Al mio compagno che mi accompagnava al lavoro dissi di fermarsi alla prima cabina per chiamare a Roma, ma il telefono non funzionava. Poi provai altre volte: niente, squillava a vuoto. La sera andammo da un amico, Nino, al quale chiesi di fare un’interurbana. A casa non c’era nessuno, neanche mamma! Impossibile». Prosegue Letizia Lopez: «Allora chiamai un’altra mia sorella ad Agrigento, che piangendo a dirotto mi disse: “Hanno ammazzato Rosaria!” Io non ci ho capito più niente, mi sono messa a urlare e sono svenuta».

MASSACRO DEL CIRCEO, LE PAROLE DELLA SORELLA DI ROSARIA LOPEZ

«Da quel momento la mia famiglia è esplosa: finita, bum! Ai funerali c’è stata la fine del mondo, una marea di gente, l’abbraccio di tutto il quartiere. Il nostro cognome era già diventato famoso in tutta Italia, la Lopez e la Colasanti, quelle del Circeo, e mi dava fastidio… Un marchio che mi sarei portata appresso sempre: essere nota per un fatto orripilante», ha aggiunto Rosaria Lopez, ricordando un particolare commovente: prima del funerale vide il corpo della sorella e notò una lacrima sotto l’occhio destro. Un dettaglio toccante. In correlazione alla personalità della sorella: dolce, meravigliosa e ingenua, con il sogno di diventare attrice di teatro. Come dicevamo, sono trascorsi 44 anni dal massacro del Circeo ma due dei tre killer sono già fuori dal carcere: «La giustizia li ha favoriti. Questo è un delitto di classe, certo. Se a commetterlo fosse stato un semplice cittadino, stia certo che avrebbero buttato le chiavi…». E la possibile scarcerazione di Angelo Izzo la manda su tutte le furie…

“ANGELO IZZO LIBERO? FACCIO UN CASINO…”

«Se quel criminale esce di nuovo di galera, giuro che faccio un casino…»: netta la posizione della sorella di Rosaria Lopez ai microfoni del Corriere della Sera a proposito della possibile scarcerazione di Izzo. Letizia ha aggiunto: «Non è odio né voglia di vendetta. È incredulità. In quasi mezzo secolo, la violenza contro le donne in Italia invece di calare è aumentata. Può sembrare assurdo, ma è così. Io dico: come fate a non capirlo, maschi? È dal nostro utero che siete usciti. Siamo noi superiori, ci dovreste adorare. Noi facciamo i figli, noi li educhiamo». E la 68enne è pronta a gesti forti: «Non accetterò che uno degli assassini di Rosaria, lo stesso che dopo di lei ne ha uccise altre due perché si diceva che era pentito, poverino, torni libero. Però me lo sento: accadrà. Angelo Izzo prima o poi uscirà e… E quel giorno io ci sarò. Con la sicurezza di interpretare i sentimenti di tutte le donne. Andrò in Parlamento, al Quirinale, in tutti i palazzi di giustizia, per gridare un concetto semplice: la certezza della pena. A furia di sconti, premi, benefici i criminali escono dal carcere e le donne continuano a essere ammazzate. Farò una diretta Facebook, chiamerò le tv, spero venga una marea di gente…».