Pochi mesi fa si è celebrato l’anniversario – il decimo – dell’ormai famoso massacro di Maiden che dal 2014 ha portato a tutta una serie di reazioni culminate, per ora, nell’invasione in Ucraina da parte della Russia del 2022, peraltro a pochi giorni dallo stesso anniversario: era il 24 febbraio, mentre i fatti di cui parliamo in questo articolo risalgono al 20 febbraio. Fatti magistralmente raccontati dal politologo Ivan Katchanovski sulle pagine di OvalMedia dopo anni e anni di indagini approfondite sul massacro di Maiden, partendo dagli esiti di quella pagine di cronaca nera che “ha portato al rovesciamento del governo filorusso di Viktor Yanukovych e ha dato il via a una guerra civile nel Donbas” oltre che all’invasione e annessione della Crimea.



Una verità in particolare ci tiene a precisare su quel triste e difficile giorno, ovvero che a differenza di quella narrazione ormai consolidata più o meno ovunque nel mondo “il massacro è iniziato con i cecchini del gruppo di estrema destra di Maiden che hanno violato l’accordo di cessate il fuoco e hanno ucciso 3 poliziotti Berkut e ferito 39 militari”, dando il via alla fuga dei poliziotti, seguiti dagli stessi estremisti e al famoso intervento delle forze speciali che decimò i manifestanti.



Ivan Katchanovski: “Occidente nega la realtà sul massacro di Maiden per giustificare l’appoggio al golpe contro Yanukovych”

Una realtà, precisa ancora il politologo, ben ricostruita sia dalle indagini ufficiali che dal tribunale, con l’ausilio dei video sul massacro di Maiden, delle testimonianze delle decine di presenti sopravvissuti, oltre che dalle confessioni degli ex estremisti e – soprattutto – “dalle posizioni dei fori di proiettile [che] mostrano che sia la polizia che i manifestanti sono stati massacrati dai cecchini del movimento” dall’hotel che avevano occupato nei giorni precedenti. Insomma, sul massacro di Maiden non ci sono conferme di “alcun ordine da parte di Yanukovych o dei suoi ministri”, né di “alcun coinvolgimento della Russia” e, tanto meno, di una spinta da parte della CIA per rovesciare il governo filorusso.



Tuttavia, nonostante le ormai certe ricostruzioni sull’accaduto, Katchanovski ci tiene a sottolineare – con una certa vena accusatoria – che “i principali media [occidentali] continuano a non parlare dei miei studi accademici, delle rivelazioni sui cecchini, dell’inchiesta sul massacro di Maidan e sulle conferme del verdetto”: un “deliberato oscuramento” per portare avanti la teoria dell’ordine da parte del “governo di Yanukovych” che ha portato al riconoscimento del governo instaurato dagli attivisti Maiden.