Prosegue il confronto tra governo e Regioni sulle riaperture, Massimiliano Fedriga ha fatto il punto della situazione sullo stato dei lavori ai microfoni di Un giorno da pecora. Il presidente della Conferenza delle Regioni ha spiegato che è stata proposta la modifica dei parametri, a partire dall’indice Rt, che «rischia di essere distorsivo quando ci sono pochi contagi». Le regioni, ha evidenziato il governatore del Friuli-Venezia Giulia, hanno chiesto di valutare l’incidenza e l’occupazione dei posti in terapia intensiva e sono attesi aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni.
«La nostra principale richiesta è cambiare i parametri di variazioni di colore delle regioni, se la situazione lo permetterà si potrebbe anche pensare di superare la divisione in zone delle regioni», ha rimarcato Massimiliano Fedriga, che si è poi soffermato sul dossier coprifuoco: «Non c’è dubbio che si potrebbe ampliare anche più delle 23, ma io voglio portare il punto di equilibrio che si è trovato con tutti gli altri governatori».
MASSIMILIANO FEDRIGA: “VALUTAZIONI SU RISTORANTI AL CHIUSO”
Parlando poi di Mario Draghi, Massimiliano Fedriga ha spiegato che pare che il premier voglia andare verso le riaperture anticipando quanto previsto dal decreto: «Ricordo che ad oggi c’è un decreto che vale anche nei prossimi mesi nel quale si parla, ad esempio, dell’apertura dei ristoranti al chiuso soltanto fino alle 18 e dal 1° giugno. Su questo una valutazione andrebbe fatto: se decidiamo di fare mangiare al chiuso, permettiamolo di farlo fino alle 22, altrimenti sarebbe strano». Massimiliano Fedriga ha poi detto la sua su un altro tema parecchio dibattuto nelle ultime ore, ovvero lo slittamento della seconda dose Pfizer: «L’Ema e tutte le autorità sanitarie hanno detto che si può fare fino a 42 giorni per avere un buon effetto: io seguirei le autorità sanitari, l’importante è che ci si dia una regola condivisa, perché qualcuno vaccina a 42 giorni, altri a 21 ed altri a 35 diventa tutto complicato».