ROMEO DOPO LA NOMNA A CAPO DELLA LEGA LOMBARDA: “SAREMO LA “CORRENTE NORDISTA”, SERVE UN SINDACATO DEL NORD”
Sebbene sia stato molto netto nei propositi a capo della Segreteria della Lega Lombarda, il nuovo responsabile regionale Massimiliano Romeo non intende “strappare” con la direzione nazionale di un Carroccio che andrà a Congresso federale al termine del 2025. Per il capo dei senatori leghisti, la nomina giunta al Congresso di Milano a nuovo segretario regionale della Lega in Lombardia dovrà rendere ancora più cruciale la sfida del Nord alle urgenze economiche, territoriali e politiche nella lunga strada verso le Elezioni Comunali (2027) e Regionali (2028).
Intervistato oggi da “Libero Quotidiano” è lo stesso Romeo ad indicare l’obiettivo della rinnovata Lega Lombarda, ovvero quello di creare una sorta di “sindacato” del Nord per far valere le istanze anche a Roma (recuperando un’immagine usata a suo tempo l’ex segretario Roberto Maroni: da un lato è giusto che la Lega resti un partito a respiro nazionale, dall’altro occorre tornare a battere territorio zona per zona, difendendo la propria terra e i vari dossier specifici della Lombardia (tanto come in altre comunità). La Lega Lombarda, aggiunge ancora il presidente dei senatori leghisti, non deve essere solo un “megafono” della politica nazionale, bensì deve approfondire e trattare dei temi più identitari.
IMPRESE, TERRITORI E CAPOLUOGHI: IL “PROGRAMMA” DEL NUOVO SEGRETARIO REGIONALE IN LOMBARDIA
In attesa di capire cosa succederà nel Carroccio dopo la sentenza del processo Open Arms in arrivo a fine settimana, nel programma urgente della Lega in Lombardia vi sono due temi su tutti che scaldano gli animi dell’elettorato e rappresentano punti di partenza per il programma di Massimiliano Romeo alla guida del partito regionale: gli stipendi al Nord non bastano per vivere, in secondo luogo occorre recuperare e difendere il prezioso tessuto produttivo lombardo. Sempre a “Libero” – così come nell’altra intervista di giornata a “La Repubblica” – il nuovo segretario regionale della Lega Lombarda ravvisa la necessità di porre rimedio a due problematiche concrete.
Se non proprio le gabbie salariali contestate a livello centralistico dallo Stato negli ultimi decenni, occorre trovare il modo di tarare le buste paga al costo della vita, rendendo automaticamente più “pesanti” e ingenti gli stipendi nei territori dove la vita reale costa più che in altre parti del Paese. Inoltre, Romeo parla al Governo di cui fa parte sottolineando come la Lombardia sia la prima regione manifatturiera d’Europa e non esiste che si arrivi a soffrire sul fronte produttivo: «serve fare rete con altre regioni europee per arrivare ad influenzare le decisioni della Commissione Europea». Non bisogna snaturarsi troppo, è il dogma del segretario Romeo che pure ribadisce la piena stima e alleanza con la Lega centrale di Salvini: «Matteo è un amico e saremo sempre leali», spiega a “Libero” il capogruppo al Senato, aggiungendo però come occorra una propria autonomia politica sul territorio per poter meglio intercettare le istanze dei cittadini. La Lega deve spingere ad avvicinarsi di più al popolo, a prescindere dalle battaglie di destra o di sinistra: secondo Romeo, se non si torna ad essere un “sindacato” dei territori, il Carroccio è destinare a diventare la brutta copia delle altre liste. Serve insomma una «corrente nordista» interna alla Lega, conclude il segretario, per poter far fronte alle sfide da lanciare allo Stato centrale, proponendo poi alla Segreteria di Salvini spunti utili alla linea politica nazionale.