Massimiliano Rosolino, ex nuotatore e campione italiano, si racconta tra lo sport e la sua esperienza a Ballando con le Stelle, programma grazie al quale ha anche trovato l’amore della sua vita. “Mi sono organizzato come una macchina da competizione – racconta ospite de I Fatti Vostri su Rai 2, ricordando il periodo di partecipazione al popolarissimo talent – siccome nuotavo ancora mi dividevo tra nuoto e danza, poi la sera arrivavo a casa distrutto”.

Anche se non ha vinto l’edizione di Ballando con le Stelle, Massimiliano Rosolino da quell’esperienza ha però portato a casa la conquista più grande: l’amore di Natalia Titova, la sua insegnante di ballo che ora è diventata la sua compagna e la mamma delle loro due bambine. “Pensavo sarebbe stata più esigente come insegnante” confessa, spiegando di aver “sempre amato l’allenatore molto severo, perché se una cosa bisogna farla bene è giusto così”. Natalia Titova invece “siccome aveva capito che stavo morendo, è stata meno severa”. L’ex campione però precisa che la sua compagna “a insegnare è un mostro, visto che è riuscita a far ballare persino me”.

Massimiliano Rosolino “ho fatto il primo passo dopo qualche settimana perché…”

Massimiliano Rosolino ammette che è stato lui a fare il primo passo con Natalia Titova, la sua attuale compagna: “ci ho messo qualche settimana – svela a I Fatti Vostri, trasmissione in onda su Rai 2 – perché avevo ancora questo rispetto per la mia maestra”. L’ex campione e la danzatrice sono oggi genitori di due splendide e talentuose bambine, Sofia Nicole e Vittoria Sidney: “diventare papà è stata la cosa più bella del mondo, quando i figli sono piccolo sono i momenti più belli. Ogni volta che le vedo, per esempio quando le vado a prendere a nuoto, provo sempre più amore”.

Massimiliano Rosolino spiega che le figlie “sicuramente saranno sportive e devono capire che bisogna sempre dare il massimo. Hanno provato anche il ballo e sono molto portate, però per il momento sono nuotatrici”. Ripensando alla sua carriera sportiva, l’ex campione ammette che “me lo aspettavo” di vincere l’oro a Sydney nel 2000 perché “fin dai dieci anni volevo andare alle Olimpiadi”. Dopo tanti anni di medaglie e successi, conferma che “le prime gare non si dimenticano mai” spiegando che fin dagli inizi “anche da bambino mi allenavo quasi tutti i giorni”.