Massimiliano Salini: “Ecco l’Europa che sogniamo in Forza Italia e nel PPE”

Una Costituzione, ma non prima della pace, dello sviluppo economico e di garanzie solide per la libertà delle persone: questi sono i punti principali su cui promette di lavorare il già eurodeputato – “da dieci anni” rivendica in una brevissima intervista – Massimiliano Salini, presente alle urne delle Europee 2024 (nuovamente e con una ferma fedeltà) tra le file di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo come quarto nome – sotto Tajani, Moratti e Damilano – per la circoscrizione italiana Nordoccidentale. Sono tante le carte in tavola, sia per FI, che per il PPE, ma grazie alla sua esperienza Massimiliano Salini ha capito che “è decisamente possibile incidere nelle istituzioni europee“, ma solo nel caso in cui si abbia “una chiarezza culturale di riferimento, un’idea da cui si parte per proporre formule politiche che non siano staccate dalla realtà“; e anche – se non soprattutto – se di decide “di lavorare con gli altri, non tutelare la propria parte, ma aprirla in modo tale che si possa veramente costruirla con tutti questa casa comune“.



Passaggi che sono, sempre secondo Massimiliano Salini, fondamentali per costruire e “completare le istituzioni europee” che – non lo nega – negli anni “sono state in grado di garantire pace e sviluppo” ma senza mai fare quel passetto in più per diventare “autosufficienti. Manca qualcosa, manca una Costituzione, mancano strumenti per mettere insieme il Parlamento e il Consiglio“. Un piano ed un obiettivo a lungo termine, che si unisce (e in qualche modo è conseguenza diretta) ad un altro lavoro che parta fin dall’insediamento tra le file del Parlamento dal recupero “della garanzia della pace” per dar seguito a quel “progetto dei padri fondatori” della nostra Unione Europea. Come farlo? Secondo Massimiliano Salini è semplice: “Attraverso il realismo di una difesa comune” che sia anche in grado di “garantire uno sviluppo economico degno delle aspettative dei nostri cittadini, recuperando soprattutto la forza manifatturiera. Cosa vuol dire questo? Vuol dire puntare sulla creatività delle persone, vuol dire puntare sulla libertà per la dignità delle persone, vuol dire guardare e valorizzare più che disciplinare“. E chiudendo, Massimiliano Salini non nasconde che queste sono solamente “alcune delle tante importanti sfide” che ci attendono in un futuro ormai diventato presente, ma la sua promessa è chiara: “Riusciremo a dare una prospettiva di speranza ai cittadini europei“.

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