Massimiliano Sestito, il killer evaso a Pero, in provincia di Milano, è stato arrestato. I Carabinieri lo hanno rintracciato e catturato presso la Stazione Circumvesuviana di Sant’Anastasia in provincia di Napoli. La sua latitanza è durata quasi una settimana. Era infatti fuggito il 30 gennaio scorso. Adesso l’uomo tornerà in carcere.
Il cinquantaduenne era stato condannato a 30 anni di reclusione per gli omicidi di un boss della ‘ndrangheta, Vincenzo Femia, avvenuto nel 2013, e del carabiniere Renato Lio, avvenuto nel 1991 a Soverato. La misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico gli era stata concessa il 12 gennaio scorso dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma in accoglimento di un’istanza di attenuazione della misura cautelare avanzata dagli avvocati Salvatore Staiano e Antonio Foti. Ora la Cassazione chiederà l’ergastolo. (agg. di Chiara Ferrara)
Sestito, la Cassazione chiede la conferma dell’ergastolo
La procura della Cassazione ha chiesto la conferma dell’ergastolo per Massimiliano Sestito, killer evaso dai domiciliari. Nell’udienza davanti alla prima sezione penale, è stata chiesta la conferma del carcere a vita per Sestito, accusato dell’omicidio del boss Vincenzo Femia nel 2013. Il killer della ‘ndrangheta è evaso dai domiciliari dalla sua abitazione a Pero, vicino Milano, tra lunedì e martedì, proprio a pochi giorni dall’udienza.
Il procedimento è stato lungo e travagliato. Inizialmente la Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza di condanna, per poi annullare a sua volta l’assoluzione e disporre un nuovo processo. È attesa ora una nuova decisione sul killer condannato all’ergastolo dalla Corte d’appello di Roma nell’ottobre del 2021. La procura generale della Cassazione ha chiesto inoltre la conferma della condanna a 24 anni e 8 mesi anche per il coimputato Francesco Pizzata.
Sestito evaso dai domiciliari pochi giorni fa
Massimiliano Sestito ha già scontato 30 anni di carcere per un altro omicidio, dell’appuntato dei carabinieri Renato Lio nel 1991. Il killer da inizio gennaio era ai domiciliari con il braccialetto elettronico a Pero, nella sua abitazione vicino Milano. Dopo otto pronunce tra assoluzioni e condanne, l’uomo era in custodia cautelare ai domiciliari in attesa dell’udienza in Cassazione, in programma proprio nella giornata di oggi. Al 51enne erano stato concessi gli arresti domiciliari lo scorso giugno, su istanza della difesa.
In attesa del braccialetto elettronico, l’uomo aveva lasciato il carcere di Terni lo scorso 12 gennaio. Nella serata del 30 gennaio, i carabinieri della compagnia di Rho non hanno trovato Sestito nell’abitazione, una volta giunti nella casa di Pero per i consueti controlli. I militari hanno potuto constatare che il braccialetto elettronico che l’uomo indossava era stato manomesso. Le indagini proseguono su tutto il territorio nazionale.