Massimiliano Varrese furioso con Beatrice: ecco cosa è successo

Sembra che le antiche rivalità tra Beatrice Luzzi e Massimiliano Varrese stiano riemergendo nella casa del Grande Fratello. Dopo un confronto piuttosto acceso, l’attrice si è sfogata con Vittorio dicendo che non sarebbe più passata sopra le brutte parole che l’attore le ha rivolto.



Di contro Massimiliano, in confidenza ad Anita, dichiara: “È andata in giro a dire che stamattina volevo mettermi con lei. La concorrente è rimasta senza parole, ma l’attore ha confermato che Rosanna, presente alla conversazione, abbia smentito quanto detto da Beatrice. Sembra, dunque, che i due concorrenti siano ormai pronti a farsi di nuovo la guerra ponendo fine alla tregua di questi mesi. Cosa accadrà?



Massimiliano Varrese si dichiara a Beatrice? “Sono stato attratto da te”

Durante la giornata di ieri, c’è stato un confronto tra Massimiliano e Beatrice che negli ultimi tempi hanno rispolverato vecchi attriti: “Io ho lasciato andare mentalmente ma dentro di me il dolore c’è. – ha subito chiarito l’attrice – Non sai come mi hai combinato. Non sai quante volte ho camminato tenendo lo sguardo basso per paura che se incrociavo il tuo mi dicevi qualcosa”. 

A questo punto, Massimiliano Varrese replica: “La differenza è che tu non lasci andare. Io ho resettato tutto, ti vedo completamente un’altra persona. Non ho fatto tutto io. Prenditi le tue responsabilità, riflettici. Stai esagerando. Andiamo oltre”. Varrese ammette poi di essere stato attratto fisicamente da lei: “Secondo me io a volte sono stato attratto da te, soprattutto quando abbiamo iniziato a conoscerci. Attratto perché sei comunque una donna che attrae se uno ti guarda in un altro modo.” Così le ha chiesto: “Secondo te avremmo potuto avere una storia qua dentro io e te?”. Piuttosto vaga la risposta dell’attrice: “Poteva essere, sì. Anche se probabilmente non sarebbe stata una buona idea. Avremmo bloccato tutto, avremmo diviso due generazioni. Saremmo stati troppo forti, non ci sarebbero state dinamiche, intendo di gruppo non di gioco. Se metti noi due da una parte e i piccoli dall’altra restavano separate le ‘fazioni”.