«Il plateau l’abbiamo raggiunto e dovremmo iniziare a vedere una riduzione del numero dei casi, che stiamo già vedendo. Non abbiamo raggiunto probabilmente il plateau della mortalità: i decessi sono sempre un po’ più posticipati»: così il professor Massimo Andreoni ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Incalzato da Serena Bortone, l’infettivologo ha spiegato: «Si continua a morire di Covid, il 60% del mio reparto sono non vaccinati, poi c’è il 35% di vaccinati non completi e purtroppo c’è anche qualche vaccinato completo, fragile e immunodepresso».
Massimo Andreoni ha tenuto a precisare che non è vero che la variante Omicron non sia letale, anzi: «Non è vero che di Omicron non si muore, si muore anche di Omicron. Siamo in una situazione favorevole: tanti vaccinati, c’è un’immunità dall’infezione naturale e la variante è meno aggressiva e letale. Sono elementi che portano allo stato di endemia che tutti auspichiamo».
MASSIMO ANDREONI: “”
Interpellato da Adnkronos, Massimo Andreoni non si è sbilanciato su previsioni sulla fine della pandemia: «Fare previsioni con un virus così variabile è sempre molto complicato. Credo che quello dell’Oms sia solo un auspicio ma, oggi, non ci sono elementi sufficienti per dire che con Omicron è arrivata la fine della pandemia. Tutta questa sicurezza potremmo averla tra un po’». Da questo punto di vista, l’infettivologo ha aggiunto: «Certamente la variante Omicron ci sta facendo avvicinare molto a quelle che sono le caratteristiche di un virus circolante in una fase endemica e anche l’immunità che si sta raggiungendo con i vaccini e i guariti è indicativa di una endemia».