La situazione negli ospedali italiani non è critica, ma in caso di terza ondata rischiamo grosso: questo il giudizio di Massimo Antonelli. Primario di Terapia Intensiva dell’Ospedale Gemelli e membro del Comitato tecnico scientifico, ai microfoni de La Stampa ha spiegato che a livello nazionale i reparti sono stabilmente pieni al 30% e «non possiamo permetterci il rischio che la terza ondata parta da un livello più alto della seconda, perché comporterebbe rischi maggiori per la tenuta degli ospedali».



Negli ultimi giorni si è parlato molto del dossier scuola, questo il giudizio di Massimo Antonelli: «Il quadro attuale lo rende problematico. La scuola è un luogo sicuro e fondamentale per i giovani, ma è il contorno che preoccupa. Una delle ipotesi è rimandarne l’apertura a fine mese, soprattutto nel caso delle superiori osservando la curva epidemica».



MASSIMO ANTONELLI: “”

Massimo Antonelli ha messo in risalto che le misure di dicembre qualche risultato lo hanno dato, ma per valutare gli effetti delle misure per le feste è necessario attendere qualche giorno. Il membro del Cts ha sottolineato che per il momento si osserva un peggioramento della situazione epidemiologica ed un leggero impatto sui servizi assistenziali. «La pandemia è ancora in una fase delicata», il giudizio dell’esperto, che non ha escluso un aumento di contagi.

Tiepido sugli anticorpi monoclonali«Potrebbero essere una cura iniziale per i casi gravi, ma mancano studi seri e ampi sull’argomento»Massimo Antonelli ha sottolineato che un aumento dei contagi complicherebbe la vaccinazione: «Sì, perché il personale sanitario sarebbe più occupato e la situazione generale ne risentirebbe. Ha senso un patentino di vaccinazione? Sì e ci si pensa per il futuro perché un vaccinato, rispettando tutte le regole di prudenza,potrebbe avere maggiore libertà di movimento».