Chi è Massimo Bagnato, il comico di Zelig

Massimo Bagnato, chi è? Dalla collaborazione con Lillo & Greg al successo nei programmi comici di Zelig e Colorado. Conosciamo meglio il comico nato l’11 giugno del 1972 a Roma. La carriera di Massimo inizia nel 1989 presso il Fellini di Marcello Casco a Roma. Dal 1993 al 1999 è sul palco nello spettacolo musicale al Talent Scout a Roma dove porta le sue imitazioni di personaggi di successo come Gianni Morandi, Renato Zero e Al Bano. Poi arriva l’esperienza di Sarabanda dove partecipa come concorrente. La svolta arriva quando viene chiamato a partecipare a diverse puntate del Maurizio Costanzo Show, il celebre late show condotto da Maurizio Costanzo. Non solo, tra il 1999 e 2000 è anche tra i protagonisti di “Libero”.



Nel 2004 la grande occasione: Bagnato collabora con Lillo & Greg nel programma radiofonico 610 su Radio 2 e l’anno dopo è nel programma tv “Bla Bla Bla” trasmesso su Rai1. Nel 2007 è tra i protagonisti di programmi come Matinée e Soirée. Poi arriva “Scorie”, il programma di Nicola Savino, mentre nel 2008 entra nella squadra di Quelli che il calcio. Nel 2009 la consacrazione nel programma comico di Zelig.



Massimo Bagnato: da Zelig al grande successo

L’entrata nel cast del programma “Zelig” ha sicuramente cambiato la vita del comico Massimo Bagnato. Poco dopo è nel programma “Colorado” senza contare i programmi radiofonici tra cui “A qualcuno piace Cult” trasmesso su Radio 2 e condotto con Savino Zaba a partire dal settembre 2014. Non solo, durante la sua carriera ha partecipato anche come attore in diversi film: “La mia banda suona il pop di Fausto Brizzi e “Gli amici del bar Margherita” diretto da Pupi Avati. Tra le ultime esperienze “Sconcert” su Amazon Prime con Nino Frassica e “Bar Stella”, il programma condotto da Stefano De Martino su Rai2.



Intervistato da quicosenza.it ha raccontato la sua comicità: ” io faccio le cose che mi fanno ridere, quindi sono il primo spettatore di me stesso. Sono coerente con quello che vorrei vedere. Spesso, magari, è una comicità che può dividere, in questi anni ha cercato di unire. Il complimento più bello che posso desiderare è quello di una signora che possa dirmi: “Non c’ ho capito niente, ma mi hai fatto tanto ridere!”. Non sono chiuso nel mio guscio nonsense, ma in questi anni ho cercato di sdoganarla, un po’ per rendere, come dicono quelli dei grafici, la forbice piu’ ampia”. Infine parlando del rapporto col pubblico ha precisato: “il pubblico mi piace molto, perché crea un’atmosfera ed è uno scambio. Ci sono dei fenomeni non spiegabili a teatro, ad esempio il motivo per cui si ride tutti insieme ad una certa battuta, oppure perché a Nord est capiscono di più una sfumatura rispetto al Nord Ovest. Si crea un’alchimia che neanche gli scienziati, i sociologi, gli psicologi potrebbero mettere su un trattato. Non potrebbero scrivere niente di scientifico perché è qualcosa che fa parte di una sfera magica”.