MASSIMO BERNARDINI IN DIRETTA DÀ L’ADDIO A TV TALK DOPO 22 ANNI E SCHERZA: “SO CHE SIETE CONTENTI…”

«Largo ai giovani!»: senza polemiche, senza grancassa mediatica e senza alcun vittimismo “politico”, Massimo Bernardini annuncia l’addio alla sua storica trasmissione Tv Talk che per 22 anni ha saputo raccontare gli aspetti e i programmi più iconici della tv italiana. Nel corso della puntata andata in onda sabato pomeriggio 28 aprile su Rai 3, il conduttore Rai classe 1955 ha confermato quanto solo pochi giorni prima aveva accennato sul “Corriere della Sera”: «Forse qualcuno l’avrà già notato. Ho raccontato che il 25 maggio condurrò per l’ultima volta questo bellissimo programma».



Allo scoramento e “nooo” generale alzatosi in studio, Bernardini ha prontamente replicato con ironia «Non è vero perché poi voi siete contenti che me ne vada!». Uscendo però dall’ironia, il giornalista milanese ringrazia tutti, dallo staff agli altri conduttori fino ai giovani presenti in studio – la vera novità di Tv Talk fin dalle sue origini quando nacque su Sat 2000 dal titolo “Il Grande Talk” – «Ringrazio per l’affetto che mi state dimostrando. Lo vedo anche in giro per Milano e per l’Italia ma adesso non esageriamo. Ma ce ne occuperemo, però, soltanto all’ultima puntata, quella del 25 maggio».



PERCHÈ BERNARDINI LASCIA TV TALK (MA NON LA RAI): “MEGLIO LASCIARE QUANDO SI È AL MASSIMO DEL SUCCESSO”

Nell’intervista al “Corriere” Massimo Bernardini ha provato a spiegare nel dettaglio i motivi di un addio del genere a Tv Talk, trasmissione con ottimi ascolti nonostante la fascia pomeriidiana e la terza rete Rai: «a luglio compirò 69 anni. Da quando ne ho 67 sono pensionato. Poi perché sono convinto che lasciare un programma al massimo del successo, e non quando comincia a traballare, sia la cosa più giusta da fare». Non solo, Bernardini è convinto che la ricetta giusta sia quella di lasciare quando possibile lo spazio ai giovani e il caso Tv Talk è perfetto per questo: «sento che è doveroso, per quelli della mia generazione, passare la mano a quelli più giovani».



Questo non significa che per il momento lascia la Rai o si ritira definitivamente in pensione: «mi prendo una pausa. Poi, se a qualcuno in Rai o sul mercato interesserà, proverò a dedicarmi ai pochi progetti editoriali e audiovisivi, quantitativamente meno impegnativi, che da tempo ho nel cassetto. Se invece non succederà niente vorrà dire che sarà venuto il momento di ritirarmi “a vita privata“». Media dell’8,4% con 1 milione di telespettatori, Tv Talk anche negli ultimi mesi è il programma più visto del palinsesto di Rai 3 se si escludono i tg: i dirigenti della Rai hanno provato a trattenerlo già lo scorso anno convincendolo a condurre nuovamente ma ora la decisione è presa, «Chi mi sostituirà? Non ne ho idea. Mi piacerebbe fosse una donna, una giovane conduttrice più brava di me, che mantenesse qualcosa della mia passione giornalistica . E che il talk restasse a Milano, visto che è nato qui». I consigli restano però del tutto “non richiesti” e dunque è lo stesso Bernardini a non sapere cosa ne sarà della sua storica trasmissione ideata e perseguita come una «riflessione critica sulla Tv,  fatto insieme ai suoi protagonisti»: con meno “polemiche” e più riflessioni, un talk non urlato e ragionato che alla lunga ha convinto pubblico di svariate fasce d’età. Come spiega sempre al “Corriere” lo stesso Bernardini, «dietro e dentro a un buon programma come a un cattivo programma c’è lo stesso lavoro, lo stesso tentativo appassionato. Poi si azzeccano o si sbagliano i contenuti, la scaletta, i toni, il rapporto col pubblico o magari il momento, la stagione, la fascia oraria. In fondo se ci riflettiamo la Tv che funziona, cui il pubblico si affeziona, è sostanzialmente “media”». La tv resta popolare nonostante le critiche o l’incensamento che ne viene fatto, questo la fa ancora oggi un canale privilegiato di “relazione” con il pubblico, conclude Massimo Bernardini.