Massimo Bernardini, storico conduttore di Tv Talk, è stato intervistato dal programma di Rai Due, I Fatti Vostri: “Sono arrivato in treno questa volta, ma ho la passione per la Vespa. Maciniamo chilometri, siamo arrivati fino a Santiago di Compostela, l’Italia avanti-indietro, ci piace”. Sulla sua passione per la musica: “Condivido molto meno questa passione con mia moglie, c’è sempre musica presente anche nella nostra vita coniugale quindi dopo un po’ lei dice ‘basta, abbi pietà di me”. Sul suo percorso tv, Massimo Bernardini ha spiegato: “Un po’ la colpa è stata di Giovanni Minoli, io ero all’Avvenire, facevo capo spettacoli, mi hanno tirato dentro poco la volta facendo una cosettina, poi dopo vent’anni ho deciso di fare un programma tv che si chiamava ‘Radici e tradimenti’. Il mio vero sogno è occuparmi di musica in tv”.



Poi dal 2015 è arrivato Tv Talk, programma di approfondimento sulla televisione in onda sabato pomeriggio su Rai Tre: “I complimenti di Piero Angela? Significa che allora posso non vergognarmi di quello che faccio. Il segreto di Tv Talk è la squadra, questo programma si fa insieme con gli analisti, i miei compari, gli studenti, e si fa oltre le telecamere col gruppo di autori, la squadra di Milano… è la squadra – ribadisce Massimo Bernardini – il segreto di tutto. Qualcuno si è mai offeso? Sì, ma non lo dico. Si offende perchè non capisce ciò che facciamo: noi abbiamo profondo rispetto anche di chi sbaglia il programma ma c’è chi non lo capisce e che non accetta una critica”.



MASSIMO BERNARDINI: “AI MIEI FIGLI NON FREGA NULLA DEL LAVORO CHE FACCIO”

Sui tre figli di Massimo Bernardini: “Non gliene frega un accidente del lavoro che faccio. Forse il primo, Francesco, lavora anche lui in una redazione tv, l’altro fa lo sceneggiatore e l’altro fa il medico quindi. Orgogliosi? Sì ma mi hanno visto fare il giornalista tutta la vita… a me loro stanno moto simpatici e anche mia moglie, son passati più di 40 anni”.

Sul suo programma sulla storia Il Tempo e la Storia: “Tre anni affascinanti, non l’ho più fatto non per volontà mia, mi è rimasto nel cuore e mi piacerebbe tornarci”. Infine sulla sua band da giovane, Massimo Bernardini ha concluso scherzando: “I miei compari son in pensione, e premono perchè andiamo avanti. Se noi facessimo un disco nel 2026 potremmo entrare nel Guinness dei primati come l’unico gruppo che ogni 50 anni fa un disco”.