Massimo Boldi, celebre e apprezzato attore, ha lanciato un appello nelle scorse ore attraverso le colonne dell’agenzia di stampa Adnkronos, chiedendo la riapertura delle visite nelle case di riposo: “Io, se fossi in una casa di riposo e per via della pandemia non potessi vedere figli e nipoti, potrei perdere la voglia di vivere. Chiedo che il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio intervengano, affinché pongano rimedio al fatto che in molte Rsa gli anziani non possono ancora ricevere visite È una situazione disumana”.



Un argomento che il protagonista di tanti cinepanettoni ha voluto approfondire sulle colonne de “Il Corriere della Sera”, sottolineando che, senza vedere i familiari, “gli anziani s’intristiscono, si deprimono, diventano inappetenti, si sentono abbandonati. Gli peggiorano l’umore e la salute. Gli anziani chiusi lì dentro hanno bisogno di sapere che i loro cari stanno bene. Vivono una settimana intera per vedere i familiari felici e in salute la domenica. Stare chiusi come in una cella è l’anticamera della morte”.



MASSIMO BOLDI: “AFFETTI FONDAMENTALI PER GLI ANZIANI”

Massimo Boldi, sempre nell’ambito delle dichiarazioni rilasciate a “Il Corriere della Sera”, spiega poi che forse ha esagerato nel dire che avrebbe perso la voglia di vivere stando in una Rsa: “Credo che, prima di arrendermi, la mia reazione naturale sarebbe stata fare il comico: avrei provato a far ridere i miei compagni, come facevo da bambino a scuola. Non c’è differenza fra essere bimbi e vecchi: sei felice se senti l’affetto dei tuoi cari e se ridi”. Infatti, senza la vicinanza dei suoi affetti, l’attore ha svelato che non potrebbe stare: “A Milano ho una villa con giardino e possiamo vederci all’aperto. Marta, la figlia più piccola, che ha 30 anni, vive con me. Micaela sta di fronte, Manuela vicino. Ho tre nipoti, dai 19 ai due anni e, con tutte le precauzioni, ho visto anche loro. A Natale e Pasqua, coi tavoli separati”. Infine, una battuta sul periodo pandemico che tutti noi stiamo ancora vivendo, con particolare riferimento al suo stile di vita durante il lockdown: “Sono stato fortunato, perché ho continuato a lavorare: abito a Milano, ma a Roma ho casa e gli uffici della mia società di produzione, per cui, ho anche viaggiato. E ho girato con Christian De Sica il film ‘In vacanza su Marte’, di Neri Parenti. Non ho vissuto la prigionia regina”.

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