Fra i tanti ospiti di oggi negli studi di Storie Italiane, anche il grandissimo attore comico, Massimo Boldi. Si parla di coronavirus ed in particolare della maggiore pericolosità nei confronti degli anziani: “Credo che ognuno abbia l’età che ha – racconta il noto interprete di Luino – non quella anagrafica, io mi sento un ragazzo e ti spiego perchè: faccio una professione che mi porta ad avere un pubblico giovane; mi devi spiegare perchè i bambini di 5/6/10 anni, tutti quelli di quella generazione, diventano pazzi per il personaggio Cipollino. Io sono giovane – ha ribadito – ho terminato quest’estate il film di Natale con De Sica, in cui faccio addirittura il figlio di De Sica, per dire, come posso fare il figlio di un settantenne se non ho l’energia per ricoprire questo ruolo? Io non ho paura – ha aggiunto – ho anche tante amicizie molto più giovani, ti tiene giovane”. Quindi una simpatica battuta delle sue: “Visto che siamo nell’era dell’euro, che vale il 50% della lira, non bisogna dire che hai 75 anni ma 37”. Massimo Boldi ha poi portato l’esempio di Piero Angela: “E’ l’esempio della testa, ultranovantenne ma un genio, di conseguenza non puoi dire anziano, è Piero Angela, è diverso”. Chiusura sul film di Natale: “Si chiama ‘Natale su marte’ e sarà protratto nel 2050: fra 40 anni non si saprà più dove andare in vacanza, tutti su marte”.



MASSIMO BOLDI E MEMO REMIGI OSPITI A STORIE ITALIANE

In collegamento anche Memo Remigi che invece ha spiegato: “Vivo a Varese in una zona molto pericolosa, mi fa piacere che Massimo si senta un bambino; lui si sente un bimbo ed ha ancora la faccia da bambino. E’ bello soprattutto il fatto di sentirsi ancora utili contrariamente a quanto detto da un politico che aveva detto che non eravamo più utili. Io faccio una vita molto sana – ha proseguito Memo Remigi – con molta coscienza perchè bisogna essere responsabili in questa situazione nei confronti di noi stessi e degli altri. Vengo da esperienze molto significative, facevo un tour nelle case di riposo e questo mi dava una grande soddisfazione, andare in mezzo a questi signori… so che la tua trasmissione è molto seguita nelle case che io frequentavo e vorrei cogliere questa occasione che tu mi dai per rivolgermi a loro: io andavo da loro non per fare vedere quanto ero bravo ma per cantare assieme a loro le canzoni”.

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