Massimo Boldi si è raccontato dalle pagine di Libero rilasciando un’intervista in cui si è soffermato sull’emergenza sanitaria Coronavirus e su come il Governo ha reagito. Non solo, l’attore e regista ha parlato anche dei progetti futuri e di qualche idea per ricominciare. Come tutti anche Massimo Boldi sta trascorrendo questi giorni di quarantena forzata per via dell’emergenza Coronavirus: “sono a casa a Milano con mia figlia Marta e la governante. Le altre mie figlie sono vicine, ci separa un giardinetto. Ci vediamo. La Pasqua però ognuno a casa propria, abbiamo mangiato con il computer davanti a Skype”. L’attore ha raccontato come la figlia sia una vera e propria chef: “fa piatti milanesi come il risotto”. L’attore e regista poi ha parlato anche del virus Covid-19 definendolo “un castigo di Dio” e punta il dito contro la gestione da parte del Governo: “è arrivato ora che ha abbiamo un governo debole, che fa quello che si può: ossia nulla”. L’attore e regista, ci tiene a precisare di non essere un politico, prima di sferrare il suo attacco alla gestione Conte: “il nostro è un Governo fatto da dilettanti non votati. Fossi stato in Conte avrei lasciato, sarei andato dal Presidente Mattarella e gli avrei detto “abdico”.
Massimo Boldi: “Attilio Fontana ha fatto tanto e gli danno contro”
Se da un lato attacca la gestione del Governo, dall’altra Massimo Boldi si complimenta con Attilio Fontana per la gestione dell’emergenza sanitaria in Lombardia che, ricordiamolo, è la Regione con il più alto numero di morti e contagi: “ha fatto tanto e gli danno contro”. Questa quarantena lo tiene lontano anche dalla sua nuova fidanzata Irene di 40 anni: “da un mese non la vedo. Abbiamo fatto l’ultimo weekend insieme e le ho detto ‘Non ci vedremo più, sento l’odore di imbroglio’”. L’attore, infatti, parlando proprio del Coronavirus precisa: “sono dalla parte di Sgarbi e Red Ronnie: “è un virus, può uccidere come le altre malattie. L’hanno fatto diventare una pandemia per dare 20/30 anni in più al pianeta”. Poi Boldi parla dei suoi progetti futuri: “sto studiando per il nuovo film di Pupi Avati” e lancia un’idea per aiutare il settore cinematografico: “riapriamo i cinema Drive In e trasmettiamo i film direttamente in tv”. Infine l’appello allo Stato: “la politica dovrebbe aiutare l’arte e lo spettacolo. La nostra professione è fatta di pubblico, oggi puoi solo fare la tv”.