Torna ospite del salotto di Domenica In, in questa puntata tipicamente pre-natalizia, il grande attore comico Massimo Boldi. Il 75enne di Luino siederà sulle poltrone dello show di punta di Rai Uno per chiacchierare amabilmente con la padrona di casa Mara Venier. Tanti i probabili argomenti che verranno trattati, a cominciare, ipotizziamo noi, dal nuovo film di Natale uscito in questi giorni. Ancora una volta Massimo Boldi ha regalato ai suoi fan un CinePanettone in compagnia del fido amico da una vita, Christian De Sica.



I due hanno sfornato “Natale su Marte”, con i protagonisti che si ritroveranno appunto sul pianeta marziano a vivere mille peripezie. Tra l’altro Boldi nella pellicola interpreterà un ruolo inedito, quello di figlio proprio di De Sica, con tutto ciò che ne consegue. Natale su Marte non sarà purtroppo visibile nei cinema, come da tradizione natalizia, ma solamente sulle piattaforme on demand in streaming a causa delle misure restrittive introdotte per fronteggiare la pandemia covid.



MASSIMO BOLDI: “FONDEREI UN MIO PARTITO, SE L’HA FATTO GRILLO…”

Dal film alla politica, già proprio così perchè a Massimo Boldi è stato chiesto pochi giorni fa se fosse interessato a candidarsi al ruolo di sindaco di Milano per sfidare l’attuale primo cittadino Beppe Sala (che negli scorsi giorni ha ufficialmente confermato la sua ri-candidatura). Non molti sanno infatti che il comico si candidò nel 1992 alle politiche con il Partito Socialista Italiano nella circoscrizione Como-Sondrio-Varese, ottenendo 1.930 voti ma senza venire eletto. Intervistato dai microfoni del programma di Rai Radio 1, Un giorno da pecora, il 75enne attore aveva spiegato tra il serio e l’ironico: “Si, lo farei ancora, mi ricandiderei, qualche tempo fa ho fatto uno spot simpatico per la Lombardia, per Attilio Fontana, che è un mio carissimo amico e poi è milanista come me”. Ma Boldi non correrebbe a fianco della Lega: “Bisognerebbe fare un partito nuovo: se lo ha fatto Grillo lo posso fare anche io… Lo farei misto – aveva concluso Boldi – perché destra e sinistra non esistono più…”.

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