Massimo Boldi è prossimo a festeggiare il 75esimo compleanno, ma dalle pagine di Quotidiano.net ha raccontato di non volerlo festeggiare. “Mi prendo un anno sabbatico” – ha precisato il mitico Cipollino che, senza girarci troppo intorno ha dichiarato – “è stato un anno difficile, ci siamo trovati catapultati in una realtà che non immaginavamo che ha cambiato il nostro modo di pensare, di lavorare e anche di compiere gli anni”. L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha stravolto le vite di tutti noi andando anche a far cadere del tutto quella differenzino tra “ricchi e poveri”. Tutti ci siamo ritrovati nella stessa medesima condizione, a fare i conti con un nemico invisibile che ha messo in ginocchio la sanità pubblica italiana e poco dopo quella mondiale. Una pandemia che ha naturalmente spinto anche lo stesso Boldi a fare delle valutazioni della sua vita che ha condiviso dalle pagine di QN: “sono cambiati due aspetti. Il primo, positivo. Ho scoperto di avere una casa. Ci abito dal 1990, l’avevo costruita con mia moglie Marisa, ma prima era solo un dormitorio, o il luogo di ritrovo per compleanni e feste comandate. I 54 giorni di isolamento mi hanno fatto capire che la casa è un bene prezioso. E mi è piaciuto”.



Massimo Boldi e Christian De Sica: “erano nati dei sospetti, delle dicerie”

Non solo, Massimo Boldi ha raccontato anche un aspetto negativo legato a questa pandemia da Covid-19: “sono diventato più pessimista. Ho scoperto di poter morire per un morbo, una cosa a cui non si pensava più da moltissimi anni. Ha cambiato anche l’aspetto sentimentale e romantico”. Il riferimento è naturalmente legato alla ex fidanzata Irene Fornaciari con cui si è da poco lasciato per motivi però non legati al lockdown: “è cambiato il modo di essere fra noi, ma non per la distanza. Le persone che si vogliono bene hanno cento modi per comunicare. Ma se viene a mancare il romanticismo, la buonanotte prima di dormire… Sembrano delle sciocchezze, ma per me sono importanti. Cominci a farti delle domande. E allora a 75 anni ti chiedi: sarò sulla strada giusta? Mi è sembrato egoista continuare”. L’attore e regista, che si appresta a festeggiare il 75 compleanno, non nasconde di essere sereno: “tutta la mia vita è stata felice. Ho fatto non quello che volevo fare ma quello che mi è capitato di fare, solo grazie alla mia simpatia e agli amici”. Tra questi amici ci sono Teo Teocoli con cui ha cominciato ad Antenna 3, Enzo Jannacci che ricorda come “un folle, un genio stravagante come ne nasce uno su un milione” e tantissimi altri. Una menzione particolare la merita Christian De Sica con cui ha avuto una collaborazione artistica longeva e fortunata. Qualcosa però all’improvviso è cambiato, anche se Boldi ha precisato: “non ci siamo lasciati perché avevamo litigato, litigare con lui è impossibile, lo conosco da quando eravamo ragazzi. Diciamo che erano nati dei sospetti, delle dicerie del tipo ‘se non ci fossi io lui non sarebbe nessuno…”. Un momento che la coppia dei Cinepanettoni italiani ha superato, visto che Boldi ha annunciato l’uscita di un nuovo film proprio con l’amico De Sica: “c’è il progetto di un film con Christian, non posso dire il titolo, ma c’entra il Natale. Lo gireremo con un nuovo sistema elettronico costosissimo: si recita davanti a un grande schermo verde di 15 metri e sullo sfondo si possono inserire tutti i posti del mondo. Infatti avremo un’ambientazione particolare. Si riderà moltissimo”.



Massimo Boldi e Silvio Berlusconi: “per parecchi anni lavorai praticamente gratis”

Sul finale poi Massimo Boldi ha parlato anche di un altro amico: Silvio Berlusconi. Nello specifico l’attore ha raccontato un episodio della sua carriera artistica quando decise di scindere il contratto con l’allora Fininvest per approdare in Rai a Fantastico con Adriano Celentano. “Quando me ne andai il giudice decise che dovevo restituirgli 2,5 miliardi! Una cifra che soltanto a dirla mi cag… addosso” – ha detto Boldi che ricorda – “mi sequestrarono tutto, casa, macchina, conti correnti…”. Poi l’incontro con Berlusconi e il chiarimento: “cos’hai combinato?’ Era lui. Gli dico che ho fatto un errore, e lui mi risponde: ‘Nella vita bisogna fare tante str… se no, non si può crescere. Anche io ne ho fatte tante, e tante ne faccio ancora. Torna a lavorare con noi, sei riabilitato. Mi devi 2,5 miliardi di risate’. Telefonò all’avvocato e fece dissequestrare tutto ma per parecchi anni lavorai praticamente gratis”.

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