Massimo Bossetti

, l’assassino di Yara Gambirasio condannato all’ergastolo in Cassazione, ha perso il suo difensore “numero 1”: Ezio Denti. Lo ha raccontato Quarto Grado, la trasmissione di Gianluigi Nuzzi in onda ieri su Rete Quattro, che ieri ha intervisto lo storico consulente del carpentiere di Mapello. Tra i due è andata in scena uno scambio di messaggi che ha portato ad una sorprendente rottura dopo otto anni di collaborazione. La situazione è precipitata il 16 ottobre, quando Bossetti, dal carcere, ha scritto ad Ezio Denti di non partecipare a Quarto Grado, “vista la posizione estremamente colpevolista” della trasmissione dov’è “in minoranza continuamente attaccato“. A questa missiva è seguita la risposta piccata di Denti, datata 20 ottobre, in cui il detective privato scriveva di ritenere questa scelta dettata “contro il tuo volere” e informava Bossetti della volontà di rinunciare al mandato: “Non ci sarà più nessuna persona da salvare (da parte mia) ma solo interessi privati“.



BOSSETTI A DENTI: “DOVEVA DIRMELO IN FACCIA…”

L’indomani, il 21 ottobre, è Bossetti a prendere carta e penna e a scrivere: “Non le nego che ho le lacrime agli occhi, ho capito di essere diventato un peso anche per lei“. Trascorre più di un mese e Denti scrive al detenuto per ricucire informandolo che “io e il mio staff continuiamo imperterriti a lavorare sul tuo caso“. Due giorni più tardi, però, Bossetti risponde e si intuisce chiaramente che da parte sua la ferita brucia ancora:”Lei pensa che io lasci perdere quanto mi ha scritto nell’ultima sua mail? (…) Avrei preferito che lei me lo dicesse con il coraggio, guardandomi negli occhi. (…) Ne ho piene le palle di essere trattato da cane“. Denti, ospite in studio, non ha nascosto la sua amarezza: “Quella di Bossetti è una situazione molto stressante e io lo capisco. Risposte di questo genere ovviamente a me hanno urtato tantissimo, ma non solamente da parte di Massimo, anche da parte della signora Marita Comi. Ricordiamo anche quando ha preso un altro pool, e ha fatto bene dal mio punto di vista, ma avrei voluto essere informato perché io ho fatto da consulente, da investigatore, da tecnico, da messaggero, da autista, ho fatto tutto e sono stato l’unico che negli ultimi tempi è andato in carcere fermandosi per due ore e mezza non certo per parlare del caso“.



EZIO DENTI: “MI SONO AFFEZIONATO A BOSSETTI, L’HO VISTO SOLO”

Secondo Ezio Denti “prima vengo spinto ad andare a parlare in tv, e dopo tutti questi anni siamo ancora qui a parlarne – quindi forse sarà merito di qualcuno che ha accesso i riflettori, grazie a voi ma anche grazie alla mia presenza – ma è impensabile che dopo tre giorni mi arrivi una lettera in cui mi si dice ‘non andare perché sei stato attaccato’. Ma attaccato da chi? Da Abbate o dalla Longo? Sono abituato a gestire queste cose“. A domanda, se Bossetti sia stato consigliato da qualcuno o sia stata una scelta in autonomia, Denti risponde: “Personalmente sono convinto che possa esserci stato un consiglio da parte di terzi, potrebbe essere stata la famiglia, potrebbe essere stata la moglie che sicuramente non ha avuto un comportamento elegante nei confronti del pool difensivo. Chi me l’ha fatta fare? Solitamente sono abbastanza freddo, questa volta anziché affezionarmi al caso mi sono affezionato alla persona, perché l’ho vista sola“.