Massimo Bottura: “Il Covid mi ha regalato il tempo di pensare”
Massimo Bottura, chef e titolare dell’Osteria Francescana, ristorante con tre stelle Michelin nel centro storico di Modena, si racconta nel profondo al Corriere della Sera: “Se guardo a me oggi, trovo invece un sessantenne che ha voglia di fare cose ancor di più di quando aveva 18 anni. Ho dieci progetti sulla mia scrivania adesso, molti partoriti durante il Covid. Che nel suo disastro, a me ha regalato però almeno il tempo di pensare e creare. In quel periodo ho lasciato decantare la confusione mentale che avevo e che prima, viaggiando così tanto, non riuscivo ad ascoltare. Ma con quella sospensione delle attività mi sono riappropriato della mia vita e dei miei pensieri”.
Proprio durante la quarantena, con la figlia Alexa si è inventato il format InstagramKitchen Quarantine. “Quella è stata un’idea di Alexa. Io e lei, con un iPhone, siamo riusciti a creare un progetto digitale dove mettevamo in scena con naturalezza le nostre dinamiche familiari. E tutto avveniva nella nostra cucina di casa, a Modena. Ci siamo aggiudicati il Webby Special Achievement Award 2020, premio assegnato dall’International Academy of Digital Arts and Sciences con l’idea di dare rilievo ai migliori progetti social in rete. Bella soddisfazione, lo ammetto” ha svelato il noto chef.
Massimo Bottura: “Mia madre cucinava meglio di me. Ed era gelosa”
Nel corso di un’intervista, una volta, la mamma di Massimo Bottura disse di cucinare meglio di lui. “Aveva ragione”, sentenzia lo chef: “Lei era straordinaria. Soprattutto nel volere bene: mi ha fatto sentire tanto amato. Era partecipe della mia vita. Pensa che uno degli ultimi giorni, mi disse: ma tu sei sicuro di voler aprire a Istanbul? Mamma li turchi… Era un personaggio unico. Anche un po’ gelosa delle mie fidanzate…”.
Parlando di amore, Bottura dice di non essersi mai perso con Lara Gilmore, sua moglie: “Per me l’amore è condivisione di un progetto di vita. E credo che tutto quello che stiamo vivendo con Lara ci abbia reso ancora più forti. Potevamo perderci. Mentre ogni volta che io tornavo da un viaggio, da un premio, da un evento, subito mettevo i piedi per terra. Perché la vita con Charlie ti regala anche questo: saper sempre riconoscere le cose davvero importanti”.
Massimo Bottura: “Non voglio condizionare Alexa”
Ma che padre è Massimo Bottura? Lui non ha dubbi e si dice “Molto severo. Sia con Alexa sia con Charlie”. Proprio Charlie, figlio dello chef e di Lara, ha una sindrome genetica rarissima, ma sta imparando a diventare sempre più autonomo: “Quando lui mi ha comunicato che voleva andare all’università, io gli ho detto: ok. Ma devi riuscirci da solo. E lui si è impegnato. Ci va, prende il treno in autonomia. Ha un carattere fantastico. Lara invece è più chioccia. Protegge anche me, talvolta persino da me stesso. Sono un istintivo… Lei però ha un modo tutto suo per persuadermi. Lara è la persona di cui mi fido di più”.
Quando però nel corso dell’intervista al Corriere della Sera gli chiedono di cosa abbia paura, lui non ha dubbi: “Del futuro di mio figlio. Vivo nell’incertezza di potergli garantire la serenità anche quando non ci saremo più. E allo stesso tempo ho paura di condizionare con i miei timori le scelte di Alexa. Per questo io e Lara l’abbiamo spinta a uscire da Modena. Non vogliamo che faccia scelte sacrificandosi per il fratello”. Infine, un desiderio. Se lo chef potesse scegliere, non avrebbe dubbi: “Far tornare mia mamma e chiederle di cucinare per me. Avrei modo finalmente di dirle tante cose che magari ho dato per scontate”.