Chi era e com’è morto Massimo Brunetti, storico tastierista dei Camaleonti
Massimo Brunetti, storico tastierista dei Camaleonti, è morto. La celebre band degli anni Sessanta perde un altro dei suoi elementi cardine con la morte del cantante e tastierista che aveva 69 anni ed è scomparso improvvisamente per un malore nella sua abitazione di Pescara, la sua città di origine. Stando a quanto fa sapere Tgcom24, i funerali di Massimo Brunetti saranno celebrati oggi, 22 luglio, alle 17 nella chiesa Santi Angeli custodi di Pescara.
Ad annunciare la morte di Massimo Brunetti è stato il collega ed amico Livio Macchia, bassista dei Camaleonti, con un toccante messaggio scritto e pubblicato Facebook: “Ciao Max. Anche tu hai voluto chiudere la porta al mondo. Sei andato a trovare Tonino e Paolo per riformare il gruppo? Ciao amico e collega Massimo Brunetti. Ci mancherai. Fai buon viaggio”. Il riferimento fatto da Macchia nel messaggio è a Antonio Cripezzi e Paolo De Ceglie, anche loro venuti a mancare negli scorsi anni.
Massimo Brunetti è morto: membro dei Camaleonti, una band che ha subito molti cambiamenti dalla sua nascita
I Camaleonti, negli ultimi 20 anni, hanno dovuto infatti affrontare una serie di lutti e, dunque, di perdite per la loro band. Un gruppo, d’altronde, storico, che nasce nel 1965 dalla fusione di diverse esperienze musicali milanesi. I membri fondatori dei Camaleonti erano Antonio “Tonino” Cripezzi (voce e tastiere), Livio Macchia (basso e voce), Riki Maiocchi (chitarra), Gerry Manzoli (chitarra) e Paolo De Ceglie (batteria). Massimo Brunetti si aggiunge solo successivamente alla band nel ruolo di tastierista e cantante fisso. Va sottolineato, infatti, che i Camaleonti, nel corso degli anni, hanno subito una serie di cambiamenti nella formazione e non solo a causa della morte di alcuni membri. In passato ha fatto parte della band anche Mario Lavezzi, che lascia però dopo poco tempo.