Massimo Cacciari a tutto tondo sulla campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre. Un cammino strano secondo il filosofo, intervenuto ai microfoni di Repubblica, che vede contrapposti partiti che hanno governato insieme fino a ieri. Il centrodestra non ha affatto ancora vinto, secondo l’ex sindaco di Venezia, che ha le idee abbastanza chiare: “Ce la farà se riuscirà a non esplicitare davvero il candidato leader per Palazzo Chigi e se saprà silenziare gli aspetti più demagogici e straccioni di Matteo Salvini, offrendo nel contempo ricette di ‘destra sociale’, ben lontane da Fratelli d’Italia”.



Massimo Cacciari non è sicuro che la candidata premier del centrodestra sia Giorgia Meloni, a suo avviso dipenderà molto dagli accordi sottobanco che sono in corso nella coalizione. La leader di FdI, secondo il 78enne, si sta muovendo con intelligenza: “Da qui al voto farà di tutto per essere credibile agli occhi dell’establishment e dell’Europa, distinguendosi nettamente da Salvini. Allo stesso tempo sa benissimo che non le basta un mese per accreditarsi”.



MASSIMO CACCIARI TRA LETTA E CACCIARI

Nel corso del dialogo con Rep, Massimo Cacciari ha affermato che la sinistra non esiste più e si è detto convinto dal tentativo di Letta di mettere insieme centri e centristi per arginare il centrodestra. Ma c’è una difficoltà da non sottovalutare, ovvero la “convivenza dei tanti galletti”. Per il filosofo, però, la sinistra se la può giocare se fa una cosa di centro, alla Macron: “Se la partita è Macron contro Le Pen, allora vince Macron”. Massimo Cacciari ha poi parlato del ritorno in campo di Santoro: “La trovo un’operazione velleitaria. Capisco che gli siano saltati i nervi, a me capita ogni cinque minuti, ma poi bisogna guardare in faccia alla realtà: e la realtà dice che non è più il tempo di Santoro e di Cacciari”.

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