La crisi di governo è aperta, un fulmine a ciel sereno per Massimo Cacciari. Intervenuto ai microfoni de La Stampa, il filosofo non ha dubbi: non andremo a elezioni anticipate. Il motivo è chiaro, Mattarella non accetterà il voto in queste condizioni: “Non sono chiare le scadenze che ci attendono a ottobre e a novembre? Non è chiara la situazione drammatica nella quale stiamo vivendo?”.
Massimo Cacciari ha sottolineato che la maggioranza parlamentare c’è tutta, come dimostrato dalla fiducia incassata da Draghi. Ma non è tutto. Anche i 5 Stelle sono tornati sui loro passi, “dimostrando ampiamente di avere capito l’idiozia di cui sono stati capaci”. La crisi è legata alla catastrofe avvenuta all’interno del M5s, anzi, all’interno del fantasma dei Cinque Stelle: “Perché i Cinque Stelle non esistono più. Conte ha cercato un suo spazio di autonomia da giocare contro Di Maio, scatenando una tempesta nel bicchier d’acqua già spaccato del suo Movimento. Ma dietro la reazione di Draghi ci deve essere qualche retroscena che mi sfugge”.
MASSIMO CACCIARI SULLA CRISI DI GOVERNO
Secondo Massimo Cacciari, infatti, non si lascia per le bizze di una componente residua del governo. Una situazione assurda, dunque, e i riflettori sono accesi sul da farsi. Le borse, nel frattempo, sono crollate: “E con loro i risparmi degli italiani. Se viene un governo che non ha sufficienti rapporti con i poteri forti europei l’Italia va in default. E tutto questo per Conte? Forza, non prendiamoci per i fondelli”. Massimo Cacciari si è poi soffermato sulle reazioni in Russia di fronte alla crisi di governo in Italia, ipotizzare la contentezza del Cremlino è tutt’altro che surreale: “La Russia ha dichiarato l’Europa nemico politico (e dico politico perché gli affari proseguono alla grande senza che nessuno se ne occupi) e dunque un governo in crisi non può che rendere felice Mosca”. Ma anche gli Stati Uniti, secondo il filosofo, che come i russi non vogliono un’Europa unita e forte: “Solo Gorbaciov la teorizzava. Ma in Russia la sua linea politica è sempre stata largamente minoritaria”.