Massimo Cacciari tranchant sul green pass. Intervenuto ai microfoni di Otto e mezzo, il filosofo è tornato a criticare l’impostazione del governo sul certificato verde: «Se verrà fatto l’obbligo occorrerà una legge, almeno quella. Una legge specifica, da questo punto di vista la Costituzione è troppo chiara. Se verrà fatta una legge, verrà meno l’ipocrisia che attualmente vige per cui il green pass è un atto volontario ma che è di fatto obbligatorio. Rimangono a mio avviso dei serissimi dubbi dal punto di vista giuridico-costituzionale, che non devono troppo stupirci».
Massimo Cacciari ha poi invitato l’esecutivo ad assumersi le responsabilità sulle possibili reazioni avverse legate al vaccino anti-Covid: «Per l’obbligo di green pass comporta la vaccinazione, se non vuoi vaccinarti devi vivere con accanto una struttura di tamponi ogni due giorni. E’ un obbligo e va bene. Ma se è un obbligo devono fare una legge e assumersene le responsabilità: se obbligo la somministrazione di un qualsiasi farmaco, mi assumo completamente la responsabilità sulle conseguenze».
MASSIMO CACCIARI: “MANCA UNA INFORMAZIONE CORRETTA”
«Dire che noi siamo perfettamente informati è risibile, basti vedere come informano i Big Pharma che cambiano bugiardini ogni settimana. Manca una informazione corretta, io mi sono informato sui rischi che correvo e mi sono vaccinato liberamente», ha aggiunto Massimo Cacciari ai microfoni del programma in onda su La7: «Un governo autorevole poteva andare in questa direzione, il problema è che non è autorevole per niente, perché se lo fosse farebbe il consenso informa. Aifa ad agosto ha trasmesso dati contraddittori a detta del suo presidente. Non è corretto obbligare le persone a vaccinarsi in queste condizioni».