Un uomo di 56 anni, Massimo Canfora, operatore ecologico di Letojanni in provincia di Messina, è stato brutalmente ucciso a coltellate. L’uomo, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, è stato trovato senza vita, nudo ed in una pozza di sangue, nel suo appartamento nel quartiere Baglio. La vittima è stata trovata con diverse ferite da arma da taglio sul corpo.
A compiere la scoperta shock, nella mattina di oggi 18 agosto, sono stati gli stessi carabinieri allertati da alcuni vicini di casa che segnalavano di averlo sentito precedentemente litigare in maniera violenta con un’altra persona. Ad occuparsi dei rilievi all’interno dell’appartamento sono stati i militari della Compagnia di Taormina e il Ris di Messina che hanno anche raccolto le testimonianze di alcune persone, secondo le quali un uomo sarebbe stato visto allontanarsi dall’abitazione di Massimo Canfora.
Massimo Canfora, 56enne ucciso a Letojanni: fermato presunto assassino
Il presunto assassino del 56enne assassinato a Letojanni, Massimo Canfora, sarebbe già stato identificato e portato in caserma. Le indagini sono coordinate dalla procura della città dello Stretto diretta da Maurizio de Lucia. Le piste maggiormente battute al momento sono quelle dell’omicidio al culmine di una lite per presunti motivi legati alla droga.
Secondo quanto reso noto da QdS.it ci sarebbe già un fermato per l’omicidio di Massimo Canfora. Si tratterebbe di un giovane 18enne di cui le autorità al momento non avrebbero ancora reso nota la sua identità. Il presunto killer attualmente sarebbe sotto interrogatorio in caserma. La vittima, secondo le indiscrezioni, pare avesse subito di recente un intervento alle gambe e che vivesse con il fratello. Quest’ultimo però non era presente al momento del delitto.