Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus biomedico di Roma, è intervenuto nella mattinata di oggi, martedì 2 novembre 2021, ai microfoni della trasmissione di Rai Uno “Unomattina”, condotta da Monica Giandotti e Marco Frittella. Fra i temi affrontati dall’esperto c’è stato quello della terza dose di vaccino, da lui definita “importante”, mentre per quanto riguarda le polemiche sul siero monodose di Johnson&Johnson, ha tenuto a precisare che “sin dall’inizio era noto che avesse un’efficacia del 70% e coloro che hanno fatto la vaccinazione monodose mostrano “un decadimento degli anticorpi un pochino più accelerato, o almeno sembra: gli studi sono molto contrastanti su questo aspetto. Non c’è confusione secondo me, invece, sull’utilità della dose di richiamo”.
Ecco quindi che Ciccozzi invita gli italiani e la scienza a non restare fermi nelle decisioni: “Andiamo avanti e vediamo cosa succede. Il contagio che aumenta, la popolazione che si muove, il Green Pass e tutte queste diatribe hanno un comune denominatore: la mascherina. Ho visto un po’ di rilassatezza su questo aspetto”.
MASSIMO CICCOZZI: “LA PROROGA DELLO STATO D’EMERGENZA MI LASCIA PERPLESSO”
Sulle colonne dell’agenzia stampa Adnkronos, Massimo Ciccozzi ha peraltro sviscerato altri argomenti, fra cui la possibile proroga dello stato di emergenza, asserendo: “Mi lascia perplesso. Oggi quello che va fatto è non abbassare la guardia, mantenendo grande attenzione ai propri comportamenti individuali. Vedo troppe persone senza mascherina e poco distanziamento”.
In tal senso, ha voluto aggiungere che, a suo dire, “la risalita dei casi è probabilmente legata, oltre all’enorme numero di tamponi per il Green Pass, anche al fatto che abbiamo ceduto qualcosa nei nostri comportamenti quotidiani. C’è meno distanziamento, ad esempio sui mezzi di trasporto che hanno ripreso a pieno ritmo, e anche la mascherina al chiuso spesso non viene portata proprio da tutti. Focalizzare tutte le attenzioni sulla proroga dello stato di emergenza mi sembra quasi inutile”. Ciccozzi ha quindi concluso dicendo che, se c’è l’intenzione di proseguire con l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi, dobbiamo ricordarci che serve mantenere cautela e attenzione alle misure fin qui adottate.