Massimo Cuttitta è morto e il rugby italiano piange uno dei suoi campioni più amati, ucciso dal Covid a soli 54 anni. Nato a Latina il 2 novembre 1966, Massimo Cuttitta è morto all’ospedale di Albano Laziale per complicazioni legate alla positività al Covid-19 che soli pochi giorni prima aveva portato via anche sua madre Nunzia. Un grande dolore per la famiglia Cuttitta, a cominciare dal gemello Marcello, che come Massimo è stato azzurro di rugby. Il Coronavirus dunque fa un’altra vittima nel mondo dello sport italiano, che già ha pianto tanti campioni, da Donato Sabia ormai un anno fa fino alle più recenti scomparse di Aldo Moser, Mauro Bellugi e Fausto Gresini. Massimo Cuttitta era il pilone sinistro dell’Italia che negli anni Novanta si conquistò l’ammissione nell’allora Cinque Nazioni, che divenne Sei Nazioni a partire dal 2000 grazie a una serie di successi ai quali Cuttitta aveva contribuito validamente, in particolare le vittorie in Irlanda e Francia nel 1997, il 29-37 a Lansdowne Road in cui andò a segno pure Massimo Cuttitta e il 32-40 a Grenoble.



MORTO MASSIMO CUTTITTA: LA CARRIERA DEL CAMPIONE DI RUGBY

Massimo Cuttitta e il fratello Marcello erano cresciuti rugbisticamente in Sudafrica, dove per qualche anno avevano vissuto seguendo il lavoro del padre ingegnere. Tornati in Italia, la prima tappa della carriera agonistica di Massimo Cuttitta era stata a L’Aquila, nel 1990 ecco il debutto in Nazionale e dobbiamo ricordare naturalmente i quattro scudetti vinti con il Milan e le 70 presenze con la maglia dell’Italia fino al 2000, anno del primo Sei Nazioni e della vittoria contro la Scozia il 5 febbraio, partita nella quale Massimo Cuttitta era in campo. Inoltre tra il 1997 e il 1998 giocò negli Harlequins, club del massimo campionato inglese, oltre a diverse partite giocate con i Barbarians, il club a inviti più famoso del mondo. Finita la carriera da giocatore, Massimo Cuttitta ha girato il mondo lavorando per varie Nazionali straniere, tra cui soprattutto la Scozia, del cui staff tecnico fece parte tra il 2009 e il 2015, oltre a Romania, Canada e Portogallo, l’ultima per cui Massimo Cuttitta ha lavorato prima di contrarre il Covid che lo ha condotto alla morte. Sabato prossimo ci sarà un minuto di silenzio prima di tutte le partite del campionato italiano di Top 10.

Leggi anche

Diretta/ Viadana Padova (risultato finale 10-28): veneti campioni d'Italia! (rugby Serie A, 2 giugno 2024)Bruno Doglioli condannato per lesioni/ Il rugbista placcò l'arbitro Maria Benvenuti durante una partita