Striscia la Notizia torna ad occuparsi della vendita di armi alla Colombia di cui Massimo D’Alema sarebbe il presunto intermediario. Prosegue, infatti, l’inchiesta di Pinuccio sul caso. Nella puntata di stasera viene riproposto un nuovo audio, diffuso dal quotidiano La Verità, in cui si sente l’ex premier mettere fretta ai suoi interlocutori, mostrandosi preoccupato riguardo un possibile cambio ai vertici di Fincantieri e Leonardo, perché questo poteva far saltare la trattativa da 4 miliardi e di conseguenza l’eventuale commissione di 80 milioni di euro.
Pinuccio si chiede se Leonardo sapesse del ruolo di Massimo D’Alema, ricordando però che anni fa Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, aveva sovvenzionato la fondazione “Italianieuropei” del politico. Pinuccio allora ha voluto rivolgere direttamente la domanda all’azienda a partecipazione statale attiva nel settore della Difesa.
VENDITA ARMI ALLA COLOMBIA: NO COMMENT LEONARDO
L’interrogativo di Pinuccio sul caso Massimo D’Alema e le armi alla Colombia non ha trovato alcuna risposta, perché ha ricevuto questo comunicato: «Leonardo non intende commentare sui media la vicenda». Ma l’inviato di Striscia la Notizia ha voluto anche indagare sulla pista pugliese dell’inchiesta. Il riferimento è a Giancarlo Mazzotta, ex sindaco di Carmiano, un paesino in provincia di Lecce che è stato sciolto per mafia, il quale avrebbe partecipato agli incontri con i colombiani.
Inoltre, avrebbe dichiarato che Massimo D’Alema, Alessandro Profumo e Giuseppe Giordo, quest’ultimo direttore generale navi militari di Fincantieri, si sarebbero incontrati a Roma per una telefonata con la Colombia. Così però aumentano le domande sulla vicenda di cui Striscia la Notizia si fa portavoce attraverso la sua inchiesta: chi ha autorizzato l’ex premier a condurre questa trattativa? A chi era destinata la commissione?