Ospite della trasmissione di Rai Due “Belve”, Massimo Ferrero ha rivelato alla conduttrice Francesca Fagnani alcuni aspetti degli anni della sua giovinezza. In particolare, l’ex presidente della Sampdoria ha riferito che rubava i soldi a sua nonna Antonietta, che era solita tenerli sotto il cuscino. Lui lo sapeva, le dava un bacio e intanto ogni volta le sottraeva mille lire. Tuttavia, sul letto di morte la nonna gli disse: “Massimè, i soldi li ho spostati nel cassetto!”. Massimo Ferrero rimase “spiazzato. Sapevo un po’ che nonna aveva capito, ma mi lasciava stare perché ero un po’ il suo cocco. E poi prendersi i soldi in famiglia non è rubare”.

Qual è il rapporto odierno di Ferrero con i soldi? “Non mi piacciono, ma li rispetto. Sin da bambino ho cercato di fare soldi, ma non per il vile denaro: semplicemente per non mettermi i pantaloni che mi stavano otto volte lunghi sedici. Mi volevo comprare qualche cosa. Non giro mai senza soldi e la gente con cui tratto questo lo sa. Io sono una persona generosa: se c’è da pagare, pago io”.

MASSIMO FERRERO: “CARCERE? CHOCCATO, GLI ALTRI DETENUTI MI CANTAVANO ‘C’È SOLO UN PRESIDENTE'”

Nel dicembre 2021, però, Massimo Ferrero fu arrestato per bancarotta fraudolenta e altri reati societari. Da quel giorno “io non sono più lo stesso – ha confessato l’ex numero uno blucerchiato a ‘Belve’ –. Quell’esperienza mi ha devastato, m’è cambiata la vita a settant’anni. Però credo nella giustizia, la verità verrà a galla. Sono rimasto choccato proprio, non me l’aspettavo”.

Qual è stato l’impatto con il carcere? “Ha iniziato a uscirmi un sacco di sangue dal naso – ha rivelato Massimo Ferrero –. Non si può parlare di impatto, è una cosa che non auguro a nessuno. Non mi apparteneva quella cosa. Pensavo di essere su ‘Scherzi a Parte’, se posso dire la verità. In carcere gli altri detenuti, che logicamente non conoscevo, mi cantavano ‘c’è solo un presidente’, è stata una cosa divertentissima. Avevano anche scritto ‘Ferrero libero’, perché nessuno poteva capire perché stessi là. La sera in cella scrivevo, stavo scrivendo un libro”.