Massimo Ferrero senza filtri ai microfoni di In barba a tutto. Il presidente della Sampdoria ha esordito parlando della fortuna: «Contano sempre le botte di c*lo. La fortuna per me è un ingrediente più che importante. Anche in una partita, perdi 2-0, uno fa autogol, 2-1 e 2-2. La fortuna è essenziale. Io sono un uomo molto fortunato, ringrazio qualcuno lassù».



«Rifarei tutto della mia vita, perché non c’ho capito niente di certe cose che ho fatto», ha aggiunto Massimo Ferrero, che ha poi parlato del periodo trascorso in carcere: «Ho fatto otto mesi in galera, lì la fortuna non mi ha mai aiutato. Io non avevo fatto niente, si sono sbagliati. C’era una rivolta in corso, come un cretino mi sono messo a fare lo scemo e ho preso solo schiaffi. Lì non sono stato sfortunato».



MASSIMO FERRERO: “UNA VOLTA HO SEQUESTRATO UN ATTORE”

«Superlega? C’è una bella supercazzola… Non sono d’accordo, sarebbe la rovina del calcio italiano. Chi va a vedere Benevento-Crotone che gliene frega?», ha evidenziato Massimo Ferrero, che ha poi rivelato: «Io ho detto con grande onestà ad Agnelli che non c’è Sampdoria se non c’è Juventus, ma anche che non c’è Juventus se non c’è Sampdoria». Massimo Ferrero ha poi ricordato i suoi esordi nel mondo del cinema: «Una volta ho sequestrato un attore (Silvio Spaccesi, ndr), che adesso poverello è morto. Io ho fatto il mio primo film così. Io ho incontrato Morandi a Campo dei fiori, dove una volta c’erano i pistoni, che si mettevano di fronte alla macchina da presa e gli davano 100 euro. Io avevo fame, una volta mi sono messo a fare il pistone. Lì ho incontrato Morandi e gli dissi che volevo lavorare. Ero un po’ un artista di strada. Sono andato lì diverse volte, ma mai niente».

Leggi anche

Video Messina Sorrento (0-1)/ Gol e highlights: risolve Bolsius nella ripresa! (Serie C, 24 novembre 2024)