«Credo che sia corretto da parte di chi è fortemente coinvolto in comunicazione dare un segnale forte e chiaro che ci si crede»: così Massimo Galli a L’aria che tira dopo aver annunciato di essere tra i primi medici a ricevere il vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech il prossimo 27 dicembre. L’infettivologo del Sacco prenderà parte al V-Day, un gesto importante per testimoniare l’importanza della vaccinazione.



Ecco le parole di Massimo Galli: «Faccio outing e dico che, salvo che cambi qualcosa dal punto di vista organizzativo, il 27 dicembre sarò uno dei primi a fare il vaccino. Spero che non si arrivi a niente di spettacolarizzato o grottesco, ma il concetto è: messaggio forte e chiaro, iniziano le vaccinazioni e io me la faccio subito».

MASSIMO GALLI: “CI SONO DEI RITARDI PER DUE VACCINI”

Massimo Galli ha poi evidenziato: «Il punto non è tanto vaccinare personale sanitario, compresi vecchi babbioni come me, ma soprattutto quelli che sono molto in prima linea e hanno bisogno di tranquillità e tutela nel fare il loro lavoro e continuano a prestare servizio. Il punto diventa più complesso per estendere la vaccinazione gradualmente all’intera popolazione».

Da questo punto di vista potrebbero esserci dei problemi, ha aggiunto l’esperto: «Su questo dobbiamo ricordare che delle abbondanti dosi di vaccino ci sono delle falle dovute a dei ritardi. Uno di quello che doveva arrivare tra i primi è quello di Astrazeneca ma ha dei ritardi dovuti al fatto di una rivalutazione del dosaggio. Un altro ancora, quello della Sanofi, credo che abbia dei ritardi ancora maggiori. Complessivamente in due nell’arco del 2021 rappresentano circa il 40% di quello che doveva arrivare in Italia, ma anche in Europa. Questo andrà a implicare la necessità di riadattare le strategie».