Già particolarmente critico sugli assembramenti registrati ieri a Milano per lo scudetto vinto dall’Inter

, Massimo Galli a Oggi è un altro giorno è tornato a ribadire: «Le immagini parlano da sole, sono immagini indubbiamente gioiose ma tanto gioiose quanto pericolose. Non posso che ribadire quello che ho già detto in altre occasioni quando si sono viste manifestazioni di questo tipo: non va bene. Io certamente non c’ero, mettiamola così, pur essendo un interista di terza generazione. Guardo con compiacimento le bandiere che sventolano, ma questo tipo di situazione non ce la si può permettere in questo momento. Ricordiamo che dal 26 aprile in tutta Italia c’è molta più gente che si muove, anche in questi giorni c’è stata parecchia più gente che si è mossa per raggiungere località e situazioni diverse».



Passando all’emergenza Covid-19 in atto, l’infettivologo del Sacco di Milano ha spiegato: «Cosa consiglio? Di vaccinarsi con il primo vaccino offerto senza se e senza ma, con decisione e tranquillità, tenendo conto che gli effetti collaterali sono estremamente vari e non dobbiamo essere così certi che siano dovuti ad Astrazeneca. Per quanto riguarda il discorso dell’andamento, oggi abbiamo i casi della domenica, che sono sempre bassi».



MASSIMO GALLI: “VARIANTE INDIANA? ATTENZIONE MASSIMA”

Sempre a proposito delle riaperture, Massimo Galli ha rimarcato: «A me piacerebbe aver visto un calo molto più rapido e significativo prima delle riaperture: 500 mila dosi di vaccino sono una cosa estremamente importante, ma non va ancora abbastanza bene per quanto riguarda i tempi necessari per colmare il gap che abbiamo con la Gran Bretagna, dove hanno fatto 30 milioni di vaccini. Da questo punto di vista siamo a regime come capacità di vaccinazione, forse si può fare anche di più, avendo i vaccini però. Dovrebbero arrivare in abbondanza per aiutare». Massimo Galli si è poi soffermato sulla variante indiana: «La variante indiana ha un paio di mutazioni, con una abbiamo già avuto a che fare e con l’altro no. Noi abbiamo la nigeriana, la sudafricana e la brasiliana che cambiano l’aminoacido. Non sappiamo cosa possa combinare in termini di rapidità di diffusione, stessa cosa in termini di sfuggita al vaccino, ma teniamo conto che noi stiamo vaccinando con farmaci costruiti su virus del marzo 2020. Quello che sta circolando adesso è una cosa un po’ diversa – ha sottolineato Massimo Galli – questo vaccino ci evita rianimazione e ospedale, ma non le infezioni e questo lo dobbiamo considerare. C’è un discorso da fare in termini di velocità di diffusione: in India c’erano 12 mila il 1° marzo e 400 mila casi ieri, questo qualcosa dice. Attenzione massima, non si può che dire questo».