Servirebbe un impegno bipartisan sul tema vaccini secondo Roberto Speranza, un giudizio condiviso pienamente da Massimo Galli. Interpellato da Adnkronos Salute, l’infettivologo ha spiegato che la campagna vaccinale anti-Covid dovrebbe essere una priorità assoluta nel programma di tutti i partiti in corsa in questa tornata elettorale.



Ma non è tutto. L’analisi di Massimo Galli è tranchant sul tema: “Ho il timore però che per molti motivi, anche elettorali, questo non accadrà. Ho la netta sensazione che ci sia una voluta disattenzione o, addirittura, una strisciante ostilità da parte di alcune delle componenti politiche”.

MASSIMO GALLI SULLE NORME PER LA SCUOLA

Secondo Massimo Galli, infatti, c’è uno strizzare l’occhio sia ai no vax, sia a quella “corrente di pensiero che vuole illudersi che è finita e che vada chiuso il discorso, cosa assolutamente infondata”. Nel corso del dialogo con l’agenzia, l’ex direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano si è soffermato sulle misure di prevenzione nelle scuole che non  prevedono l’obbligo di vaccino per docenti e operatori. “E’ atteso, ed è verosimile, un altro momento di diffusione dell’infezione da Covid proprio nel periodo della ripresa della scuola. Il personale ‘mai vaccinato’ che riprenderà servizio sarà quindi a rischio di infettarsi con conseguenze più gravi. Sono loro a rischiare”, la sua analisi: “Dal punto di vista della possibilità di diffusione dell’infezione Covid la ripresa delle lezioni non è particolarmente diversa da quella degli anni precedenti. Di diverso c’è che la popolazione adulta e anziana è molto vaccinata e questo ridurrà, in generale, i rischi di malattie gravi e mortali”. Per quanto riguarda l’aspetto epidemiologico, il ritorno di docenti e operatori no vax è marginale. Discorso diverso per loro, perché “andranno a scuola a loro rischio e pericolo. Dal punto di vista numerico conta di più la massa di ragazzi vaccinati poco o per nulla. Tra loro sarà possibile, soprattutto se si affermasse una variante come la Centaurus, che l’infezione si diffonda in modo importante”.

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