Massimo Galli, infettivologo, è intervenuto in collegamento audiovisivo nel corso del programma “Otto e Mezzo”, andato in onda su La 7 nella serata di venerdì 10 dicembre 2021 e condotto da Lilli Gruber. L’esperto ha fatto il punto della situazione circa l’andamento dei contagi Covid in Italia, asserendo quanto segue: “Non penso che arriveremo ai numeri della Germania. Spero e ritengo che ci fermeremo prima, ma si può veramente dire che tanto tuonò che piovve”.



Galli ha successivamente voluto evidenziare un’altra volta, come peraltro già fatto in passato, che “abbiamo un vaccino che può evitarci le circostanze peggiori o, almeno, lo fa nella maggioranza delle persone. Si tratta di uno strumento fondamentale, di estrema utilità. Presenta tuttavia qualche pecca, sufficiente a farlo demonizzare in determinati contesti. Ricorderei a chi attacca i sieri come eravamo messi lo scorso anno in questo periodo. La situazione odierna non è certo da prendere sotto gamba, ma non siamo ai livelli di dodici mesi fa”.

MASSIMO GALLI: “OCCORRE VACCINARE I PAESI DEL MEDITERRANEO, ALTRIMENTI NON NE USCIREMO”

Nel prosieguo del suo intervento a “Otto e Mezzo”, Massimo Galli ha spiegato che, per quanto attiene alla variante Omicron, “dobbiamo vedere come andranno le cose. Essa presenta un sacco di mutazioni rispetto al virus originario e talvolta è meno efficiente. Pare inoltre avviare il virus verso la strada del depotenziamento. Fino a quando non risolveremo i problemi negli altri Paesi del mondo, l’emergenza non cesserà. Non possiamo non risolvere le problematiche anche lì, collegate alla questione profughi”.

Per quanto riguarda il suo confronto con i no vax, Galli ha riferito di essere stato preso “in un’imboscata vera e propria. All’inizio della mia attività professionale, quando mi toccava cimentarmi con il problema di chi negava l’Hiv, ho capito che non bisognava confrontarcisi. Questo perché, per via della gran massa delle persone che ascoltano, una parte di loro finirà per considerare che le tue tesi e quelle del no vax di turno sono messe allo stesso piano e si sentirà libero di scegliere a prescindere dai presupposti scientifici”.