Massimo Galli, ex primario dell’ospedale “Sacco” di Milano, è intervenuto nella serata odierna ai microfoni di “Controcorrente”, trasmissione di Rete 4 condotta da Veronica Gentili. L’esperto ha parlato del Coronavirus che l’ha colpito nonostante le tre dosi di vaccino ricevute, con particolare riferimento alla variante Omicron. Galli ha voluto fare chiarezza su quanto scritto dal quotidiano “La Verità” in queste ore circa le cure domiciliari che il professore avrebbe ricevuto.
Innanzitutto, il medico ha annunciato i sintomi accusati e che gli hanno fatto comprendere di essere positivo: “Avevo febbrone, dolori dappertutto, artromialgie. Ho sempre avuto gran mal di gola, raffreddore, ma anche una buona saturazione. Sono un soggetto a rischio, al di là di quello che scrive certa stampa, perché lo squallore al mondo… Certa stampa ha scritto che sono stato salvato dalle cure domiciliari e non dalle tre vaccinazioni. Non le avessi avute, avrei avuto un decorso peggiore”.
MASSIMO GALLI: “LE MIE CURE NON SONO STATE DOMICILIARI, NON HO RICEVUTO ALCUN FAVORITISMO”
Nel prosieguo di “Controcorrente”, Massimo Galli ha tenuto a smentire quanto asserito da “La Verità”, dicendo: “Le mie cure non sono state domiciliari. I miei ex collaboratori, che forse mi vogliono un po’ bene, hanno voluto a tutti i costi farmi l’anticorpo monoclonale e me l’hanno fatto, ma non è un favoritismo. Sto nei parametri da questo punto di vista. Dopodiché, tachipirina, o meglio paracetamolo, per evitare di chiamarlo con il suo nome commerciale. Scoagulato lo sono già di mio purtroppo, avendo fatto un’embolia nel 2019 e assumendo farmaci anticoagulanti”.
Infine, il professor Galli ha concluso affermando che “essendo io nell’ambito del rischio, il primario del piano di sopra mi ha messo lì e mi ha fatto i monoclonali e io ho obbedito, ma il concetto è che senza le tre dosi sarei stato molto nei guai. Non mi facciano adesso fare l’emblema di quello che è qui perché chissà che cosa gli hanno fatto. Sono in condizione di parlare perché mi hanno fatto le tre dosi vaccinali”.