Il professor Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano, oggi in collegamento con il programma di Rai Uno, Oggi è un altro giorno: “Non è stato un anno divertente, un anno drammatico e pesantissimo, in ospedale per la gente che ci lavora, estremamente duro. Non voglio fare rivendicazioni di categoria ma le posso garantire che tenere su il morale non è semplicissimo. Il poter tornare a fare la nostra attività è un’aspirazione condivisa e molto forte, e momenti di stanchezza ed esasperazione ne abbiamo tutti quanti. Poi ci sono quelli che sono in pesante crisi a cui non può andare che la nostra solidarietà. Il covid ha messo in contrapposizione il paese dal punto di vista economico, è un dato di fatto”.
Sulle date di riapertura: “Se riusciamo a vaccinare molto dovremmo essere in condizioni di trovare il classico canestro di monete d’oro alla fine dell’arcobaleno, dovremmo riuscire ad avere un risultato che mettendo in sicurezza anziani ed evitando che alimentino gli ospedali, dobbiamo arrivare a questo. Purtroppo non ci siamo ancora, anche perchè i numeri restano sempre piuttosto elevati, io mi auguri che il risultato dei vaccini nel prossimo futuro sia presente, ma non è che sciocchiamo le dita e dall’oggi al domani…”.
MASSIMO GALLI: “LE SCUOLE? FORSE LE ABBIAMO RIAPERTE UN PO’ PRESTO”
Massimo Galli ha parlato anche delle scuole: “In Francia non hanno mai voluto chiudere le scuole e le stanno chiudendo ora, noi invece le stiamo aprendo adesso forse in un momento un pelo presto rispetto all’opportuno. Noi abbiamo buone chance di uscire dalla fase critica in poche settimane, ma dobbiamo tenere duro”. Sulla seconda dose, invece, il professor Galli rilascia dichiarazioni interessanti: “Non abbiamo dati sul fatto che si possa fare prima una dose e poi un’altra (cambiando vaccino ndr), si può invece valutare se una sola dose di AstraZeneca può bastare visto che all’inizio era stato impostato sulla dose unica e c’è un dato importante pubblicato su Lancet che suggerisce che forse potrebbe bastare una dose unica di AstraZeneca, sto parlando di persone che stanno bene. Tenga presente che non abbiamo dati circa eventuali eventi collaterali pericolosi legati alla seconda dose. I perplessi vadano a misurarsi la dose di anticorpi dopo prima dose, poi si ragiona”.