Massimo Galli
è molto preoccupato. Il virologo capo del reparto Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano non ha utilizzato tanti giri di parole per fare il punto della situazione sull’emergenza coronavirus ai microfoni di Fuori dal coro: «Vorrei che tutti quanti capissero che siamo sull’orlo di qualcosa di molto peggio, cioè della necessità di dover chiudere di nuovo tutto, cosa che non mi è entusiasta ma che sta purtroppo nella realtà delle cose se queste misure non funzioneranno. Queste misure possono essere imperfette – costituiscono un danno importante per tanta brava gente che si vede le attività compromesse – ma noi non abbiamo controprove che questo funzionerà oppure no: l’unica controprova che abbiamo è quella data dalla chiusura totale, ha funzionato molto bene ma a che prezzo? Possiamo ripagare lo stesso prezzo o dobbiamo tentare di fare qualcosa di significativo e di diverso?». Poi, sempre sul Dpcm, Massimo Galli ha evidenziato: «La coperta è corta, se si fanno degli interventi che limitano la mobilità nel tempo libero, purtroppo c’è qualche problema serio per gente che non lo meriterebbe assolutamente. Mi auguro che si riesca ad intervenire rapidamente anche con il sostegno che permetta a queste persone di non andare a gambe all’aria dal punto di vista lavorativo e per i lavoratori dipendenti di questi settori di non trovarsi a non sapere come unire il pranzo con la cena».
MASSIMO GALLI: “I MORTI LI STO TRISTEMENTE RIVEDENDO”
Massimo Galli
ha poi ribadito quanto già sottolineato nel corso degli ultimi giorni a proposito del rialzo di decessi per Covid-19: «Io i morti li sto tristemente rivedendo in questo momento e quelli sono morti veri, morti reali. Il rimedio per le difficoltà economiche ce l’abbiamo e spero che venga messo in atto, le trattative con il virus non le possiamo fare». Il virologo ha poi commentato così l’ipotesi di un nuovo lockdown: «I prossimi 15 giorni sono 15 giorni in cui vedremo se almeno con questo tipo di provvedimento saremo o no riusciti ad invertire la tendenza, altrimenti dovremo ancora continuare sul discorso di una chiusura ancora più vasta. Lockdown nazionale? Io pavento un lockdown nazionale, non penso a un lockdown nazionale: mi auguro che si riesca ad evitarlo il lockdown nazionale, extrema ratio se non riusciremo a fare altro».