“Dobbiamo aspettarci quello che stavamo attendendo, certo non con gioia”: così Massimo Galli sulla situazione epidemiologica in Italia. Intervenuto ai microfoni dell’Adnkronos Salute, l’ex direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha ricordato che era già previsto un aumento di contagi tra fine settembre e inizio ottobre “e così è stato”.
“Giusto il tempo per far sì che i ragazzini, dopo l’inizio delle scuole e la ripresa piena delle attività, si infettassero e diffondessero l’infezione in modo particolare alla componente anziana e fragile, che di nuovo rischia di popolarci gli ospedali”, ha proseguito Massimo Galli: “Questa è la realtà delle cose, purtroppo. E in questo quadro la quarta dose non decolla”.
MASSIMO GALLI SULL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA
Nel corso della sua analisi, Massimo Galli ha spiegato che gli atteggiamenti di attendismo sono semplicemente delle sciocchezze, ricordando che ancora oggi in Italia esiste una fetta “non trascurabile” di renitenti assoluti al vaccino anche nelle fasce d’età avanzata. “Questo ovviamente implica necessariamente delle conseguenze, fra cui il fatto che sono probabilmente loro in buona parte che vanno a ripopolare le rianimazioni. E poi ci sono quelli che non rispondono al vaccino per i motivi più vari, per esempio perché portatori di malattie a patogenesi immunitaria”, il suo giudizio. Massimo Galli ha ribadito che questi ultimi, insieme ai no vax, rappresentano la maggioranza di chi finisce in rianimazione “semplicemente perché nella grande massa di coloro che hanno fatto le dosi c’è una minoranza – consistente in valore assoluto, per questione di rapporti numerici – di persone che non rispondono”.