Il professore Massimo Galli è intervenuto a Uno mattina per parlare della situazione virus e dell’influenza invernale: “Quest’anno abbiamo un punto interrogativo. L’anno scorso sia la mascherina sia le limitazioni di movimento hanno cancellato l’epidemia influenzale invernale e abbiamo avuto praticamente un livello zero di influenza. Questi semplici interventi, insieme a un tasso di vaccinazione non eccezionale ma che comunque c’è stato, hanno permesso di contenere l’epidemia influenzale invernale in modo valido”.
Massimo Galli ha aggiunto: “Sono 8.000 ogni anno i decessi per influenza in Italia ed è importante che gli ultra 65enni si vaccinino. L’anno scorso il programma era stato esteso ai bambini e questo ha contribuito alla caduta della diffusione. I bambini sono la principale fonte di circolazione del virus, per cui una robusta spallata per buttare fuori l’influenza è auspicabile”. Galli ha anche precisato che “non ci sono interferenze tra i due vaccini. Di anti-influenzale spero che ce ne sia un quantitativo corretto, dato che l’anno scorso è stato problematico averlo”. Conferma che arriva dalla dottoressa Stefania Salmaso, presente a Unomattina: “Non c’è nessun problema a fare entrambi i vaccini. L’influenza è ormai un appuntamento stagionale da non mancare, anche se l’anno scorso si è dimostrato che le cautele servono, ma le mascherine prima o poi le toglieremo”.
GALLI E SALMASO SULLA TERZA DOSE
Massimo Galli ha anche parlato della terza dose a Unomattina: “Prima o poi la faremo. Dobbiamo definire quando e capire a chi va fatta. Poi vanno definite le strategie per le persone più fragili che non possono prescindere dalle valutazioni individuali. La terza dose va fatta a chi non ha più anticorpi. Inoltre, vanno pensate le strategie alternative per evitare nuove infezioni e ancora non ne parliamo abbastanza”.
Stefania Salmaso ha invece detto: “Ancora non ci sono dati per stabilire se la terza dose generale a tutti va fatta o no. Si andrà a scaglioni. In futuro faremo nuove vaccinazioni contro il coronavirus ma probabilmente saranno diverse le caratteristiche. Noi dobbiamo guardare Israele. Oggi, in base ai dati, vediamo che il vaccino attuale continua a essere efficace per le forme più gravi della malattia”.