Massimo Galli, noto virologo, è stato protagonista della scorsa puntata di “Stasera Italia”, trasmissione in onda ogni sera su Rete 4. Intervenuto in collegamento audiovisivo per commentare la situazione pandemica attuale in Italia e la campagna di vaccinazione attualmente in corso, l’esperto ha subito preso le distanze dalla possibile introduzione dell’obbligo vaccinale, che, a suo dire, rappresenterebbe una scelta “dirompente, con scarsa possibilità di essere applicata. Meglio puntare sul convincimento delle persone, ricordando che mandare avanti gli altri a vaccinarsi non serve a proteggersi da queste varianti in circolo”.
In merito alla reticenza dimostrata da alcuni medici e operatori sanitari nei confronti della vaccinazione, Galli si è domandato quanta scienza ci sia “in questi uomini di scienza”: quasi un gioco di parole, utile però a rendere bene l’idea. Non senza una doverosa precisazione: “Ci sono anche parecchi operatori sanitari e medici che l’infezione da Covid-19 l’hanno già avuta e hanno gli anticorpi. Logicamente non sono entusiasti di vaccinarsi, perché farlo a loro in questo momento non serve e sottrae dosi a chi ne ha bisogno. I già infettati e guariti, che sono alcuni milioni, non dovrebbero essere messi in alcun modo in cima alla lista dei vaccinabili”.
MASSIMO GALLI: “NON TUTTI I VACCINATI RISPONDONO AL SIERO”
Ai microfoni di “Stasera Italia” Massimo Galli ha poi dichiarato che se ci fosse stato un vaccino ai tempi dell’epidemia di Spagnola, sicuramente i politici di allora non avrebbero avuto alcuna esitazione a somministrarlo, con misure assai più drastiche di quelle presenti oggi in Italia. Successivamente, ha aggiunto che “non c’è alcun vaccino nella storia in grado di fornire le performance che stanno dando questi vaccini a mRna, considerando tra l’altro che il virus si muove, non sta fermo, e i sieri non riescono a coprire il fatto che ci si possa infettare qualora ci si imbatta in una variante recente”.
Infine, un ultimo riferimento all’Inghilterra e ai vaccinati: secondo il virologo, il premier del Regno Unito, Boris Johnson, avrebbe potuto risparmiarsi certe dichiarazioni, in quanto, se è vero che non sta riempiendo ospedali e cimiteri in questo momento, è evidente che con la variante Delta ci sia una situazione per cui si infettano veramente in tanti e “qualcuno inevitabilmente morirà”. Inoltre, “non è che tutti i vaccinati rispondano al vaccino: dovremo riuscire a individuare questi soggetti per metterli al riparo. Non avremo un’altra ondata come quella dello scorso autunno, ma non dobbiamo neppure farci trovare impreparati”.