Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, annuncia l’addio alla televisione, o almeno, per i prossimi 15 giorni. Lo ha spiegato lo stesso infettivologo in collegamento con il programma di La7, L’Aria che tira. Myrta Merlino, la padrona di casa, incalza il medico dicendogli: “I miei autori mi hanno detto che oggi è l’ultimo giorno in tv per lei, mi dica che non è vero”. E lui replica, confermando: “E’ assolutamente vero, l’ultima volta sarà questa sera, perché per almeno 15 giorni ho da lavorare, studiare, fare altro. Quello che dovevo dire l’ho detto se non emergono fatti straordinari nuovi preferisco fare a meno non soltanto di fare televisione ma anche di rilasciare interviste”.
Massimo Galli fa quindi capire il perchè di questa pausa: “Alcuni signori, presenti inclusi, riescono ad elaborare assolute fake news, mettendo insieme affermazioni fasulle. E io non ho voglia di alimentare la balla quotidiana”. Myrta Merlino chiede quindi maggiori lumi al professore del Sacco, tenendo conto che in collegamento vi sono il direttore di Libero, Pietro Senaldi, e Luciano Fontana del Corriere della Sera: “Faccia lei – risponde il camice bianco – e va sul bersaglio giusto”.
GALLI, L’ADDIO ALLA TV E L’IMMUNITÀ DI GREGGE: “CON QUESTO VACCINO…”
L’autorevole professor Galli ha esternato delle posizioni spesso e volentieri in contrapposizione con alcuni colleghi ben più prudenti, come quando anticipò il pericolo della variante inglese, che poi si tradusse in realtà, e occasione in cui il suo stesso ospedale lo smentì. Recentemente è invece finito nel mirino del collega Roberto Burioni quando ha affermato sempre a La7, durante la puntata di venerdì scorso di Otto e mezzo, che con il vaccino attuale non si sarebbe mai raggiunta l’immunità di gregge. E a proposito, oggi ha ribadito la questione: “E’ maledettamente così, per avere un’immunità di gregge bisogna che ci sia una condizione che non permette al virus di circolare. Una situazione di immunità delle persone vaccinate che blocca la circolazione del virus è evidentissimo che quello che stiamo facendo ora è vaccinare per evitare alle persone di andare in ospedale, in rianimazione o al cimitero. Stiamo vedendo delle reinfezioni in persone vaccinate”.