«Tenendo conto delle caratteristiche di questa malattia, il numero alto di morti è un evento atteso, soprattutto quando il numero di malati ospedalizzati raggiunge certi livelli»: così Massimo Galli ai microfoni di Cartabianca. Sull’elevato conto di decessi per Covid-19, l’infettivologo del Sacco ha evidenziato: «Ho sempre sottolineato che questi morti erano quello che ci potevamo e dovevamo attendere avendo permesso al virus di ridiffondersi nel modo in cui si è ridiffuso. Il parametro dei morti è stato quello ad avere una flessione definitiva e marcata anche nella prima ondata». Una battuta sulla possibile riapertura delle scuole il prossimo 9 dicembre: «Mi sembra veramente una pessima idea, uno slogan politico, una presa di posizione che ha solo quel significato e nient’altro. Soprattutto tenendo conto del periodo dell’anno in cui siamo, non ha senso aprire e richiudere. Mi chiedo dove sono le garanzie sui trasporti, sulle strutture scolastiche. Non credo che ci sia immediata risposta, vale la pena di riconsiderare il tutto per gennaio».



MASSIMO GALLI A FUORI DEL CORO

Dopo l’apparizione a Cartabianca, Massimo Galli è stato ospite a Fuori dal coro: «Purtroppo devo dire che il virus non ci consente trattative, approfitta di tutti i possibili spiragli e tocca per forza alle autorità costituite arrivare a trovare la maniera affinchè le persone più colpite non si ritrovino in condizioni inaccettabili». Lo scienziato ha poi messo in risalto: «Per tutta l’estate ho continuato a dire, non in solitudine, che il virus c’era, che era pericoloso, che poteva dare una malattia importante e che era in grado di dilagare senza prudenze e interventi. Quello che è successo è esattamente quello che dicevo. Il mio grande timore di rapide riaperture sta nel fatto che non mi pare che nel frattempo si siano risolti dei problemi, come quello dei trasporti, che ci ritroveremo identico rispetto a prima». Infine, la stilettata sull’estate: «Il segnale delle discoteche è stato il segnale di liberi tutti, quando dai un segnale di questo tipo va bene tutto».

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